Progetto ITAca

Un progetto per la salvaguardia e la tutela del territorio

Il 25 luglio 2019 presso l’Azienda Agricola Coffele si è tenuta la conferenza stampa per presentare a viticoltori, cittadini e curiosi il progetto ITAca, una sperimentazione della durata di tre anni, nata nel gennaio 2018 dalla collaborazione tra Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, Consorzio Valdobbiadene Conegliano e Università di Padova con i dipartimenti dell’ex facoltà di agraria DAFNAE (Dipartimento di Agronomia animali alimenti risorse naturali e ambiente) e TESAF (Dipartimento di Territorio e sistemi agro-forestali). 

Castelcerino

ITAca

La cornice di ieri era lo splendido paesaggio delle colline del Soave, in particolare a Castelcerino dove ad accoglierci in questa splendida terrazza naturale è stata Elizabeth Zanella, Hospitality Manager, Event Planner e Responsabile accoglienza presso l’azienda agricola Coffele, la prima azienda di produzione del Soave Classico.

Sostenibilità, territorio e innovazione sono i valori che trainano la produzione e la vita di questa azienda e sono anche i principi che li hanno spinti ad aderire al progetto ITAca, anche per il fatto che il loro è un territorio caratterizzato da viticoltura eroica, ovvero territori dove il passaggio delle macchine è impossibilitato sia dallo spazio disponibile che dalla pendenza impegnativa, questa sperimentazione può portare quindi grossi vantaggi in tal senso.

Il loro impegno per il sociale e per cura del territorio sono un vero e proprio stile di vita, sono attivi anche nel loro territorio collaborando con diverse realtà.

LA CONFERENZA

ITAca
Aldo Lorenzoni | Sandro Gini

Ad aprire la conferenza Aldo Lorenzoni e Sandro Gini, rispettivamente Direttore e Presidente del Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, entrambi entusiasti del progetto volto alla valorizzazione e alla salvaguardia di questo splendido patrimonio paesaggistico e produttivo conosciuto in tutto il mondo.

Successivamente sono stati introdotti i diversi relatori, ovvero gli attori principali di questa sperimentazione. 

OBIETTIVI

<<ITAca rappresenta la meta del lungo viaggio di ritorno a casa di Ulisse, un percorso difficile e ricco di ostacoli, proprio come la realizzazione di questo progetto giunto ormai a metà del suo tempo e che terminerà nel dicembre 2020>>  con questa frase Giuseppe Zanin, responsabile scientifico del Dipartimento di Agronomia (DAFNAE) ha esposto i cinque obiettivi del progetto, tutti volti alla difesa e alla salvaguardia del territorio e della popolazione attraverso l’utilizzo di impianti ad elevata ingegnerizzazione. 

FOCUS

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Gaetano Imperatore | Giuseppe Zanin | Cristiano Baldoin

Il Focus riguarda principalmente il miglioramento della redditività delle aziende vitivinicole in collina garantendo così anche la salvaguardia del paesaggio di queste zone e migliorare il rapporto tra cittadino e viticoltore, spesso caratterizzato da tensioni.

A spiegarci il funzionamento tecnico e pratico di questi impianti innovativi sono stati Cristiano Baldoin del dipartimento Tesaf dell’Università di Padova e Gaetano Imperatore ricercatore borsista presso l’Università di Padova. 

In particolare Baldoin ha presentato le due aree che sono state sottoposte alla sperimentazione, una  l’Azienda Scandolera di Colbertaldo di Vidor (TV), l’altra l’Azienda Coffele dove ci trovavamo per questa giornata informativa e dimostrativa. 

L’IMPIANTO

L’impianto proposto e composto da due linee di irrorazione separate, una posta sopra-chioma e l’altra sotto-chioma, questo per garantire la difesa della vite nelle zone più a rischio ovvero la pagina inferiore della foglia e il grappolo. Il resto dell’impianto è formato da un gruppo pompa: serbatoio, distributore e compressore. L’impianto può essere azionato a distanza da un computer o da un qualsiasi dispositivo, anche il proprio smartphone.

Coffele Castelcerino gaetano imperatore gruppo pompa ITAca
Gaetano Imperatore spiega l’impianto

Dopo una prima parte in azienda ci siamo spostati in vigna guidati da Gaetano Imperatore, per una prova pratica dell’impianto. I vigneti sono stati divisi per settori, in ogni settore è stato posizionato un impianto con i rispettivi ugelli sopra e sotto chioma. Accanto al gruppo pompa è stato posizionato un pannello di controllo touch screen da cui è possibile tenere sotto controllo tutti i parametri di funzionamento e automazione dell’impianto come ad esempio le tempistiche di ricircolo dell’acqua nelle tubazioni e i tempi di trattamento. 

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Ugelli Sopra-chioma a pioggerellina

Gli ugelli sopra-chioma irroravano a “pioggerellina a ombrello” mentre per la parte sotto chioma sono state presentate due tesi: la tesi A che prevedeva degli ugelli a forma di croce e la Tesi B che invece li prevedeva a forma di Y.

Essendo un progetto di ricerca, le diverse tesi serviranno agli studiosi per capire quale delle due si tradurrà nella soluzione ottimale per la copertura delle pagine inferiori delle foglie.

Una caratteristica fondamentale di questo impianto così innovativo sta anche nel fatto che la deriva del prodotto è solo di qualche centimetri, importantissimo quindi per le zone più sensibili vicino come ad esempio alle case o alle scuole. 

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La giornata si è conclusa con uno splendido brindisi su una terrazza mozzafiato gustando i Soave proposti dall’Azienda Coffele.

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