I galani o crostoli, insieme alle fritole, sono una specialità legata al Carnevale veneto.
E sono uno dei simboli della città di Venezia.
Sono dei rettangoli di pasta dolce, fritti e spolverati con zucchero a velo.
In Veneto si usa la grappa per aromatizzare l’impasto.
Li troviamo anche in anche regioni d’Italia con altri nomi e aromatizzati con altri liquori, ad esempio il marsala o la sambuca, il vinsanto o il brandy.
Diventano così le chiacchere, le bugie, le frappe, i cenci.
Scopriamo la tradizione e prepariamo insieme ad Aurora.
I galani “frictilia”
I galani hanno un’origine più antica delle frittelle.
All’epoca degli antichi Romani, questo periodo era il tempo delle Feste di Primavera del calendario romano, corrispondente al successivo Carnevale della Chiesa Cattolica.
Preparavano un impasto simile a quello delle nostre lasagne e lo tagliavano in pezzi.
Li friggevano nel grasso di maiale e li mangiavano con lo zucchero sopra.
I Romani chiamavano questi dolci “frictilia” ed erano gli antenati dei nostri galani.
I galani di Aurora
Ancora una volta, Aurora della pasticceria Le Delizie di Aurora di Montagnana (PD) ci svela i segreti del pasticcere per preparare al meglio questi dolci fritti.
Gli ingredienti necessari sono:
- 2 uova
- 100 gr burro
- 16 gr sale
- 70 gr zucchero a velo
- 120 gr latte
- 120 gr grappa
- 2 gr lievito
- 900 gr farina
- Olio per friggere
Mettete sul piano di lavoro la farina a fontana con il buco al centro.
All’interno rompete le uova e aggiungete tutti gli altri ingredienti.
Amalgamate con forza finché l’impasto diventa una palla liscia e omogenea.
Lasciatela riposare un paio d’ore.
Agganciate la macchina per la pasta al tavolo e posizionate la rotella per l’impasto più grosso.
Tagliate l’impasto in pezzature e, una alla volta, passatele dentro alla macchina, almeno due volte per ognuna.
Adagiate le sfoglie su un telo infarinato e ripete le operazioni con la macchina cambiando gradualmente lo spessore.
Scegliete voi se gradite uno spessore finale più grosso o più sottile.
Quando le sfoglie saranno tirate, tagliatele in rettangoli con la rotella liscia o dentata.
Scaldate l’olio tra i 170 e i 180°.
Friggete i galani, pochi alla volta: vedrete che la pasta si gonfierà in tante bolle.
Scolateli su carta assorbente.
Trasferiteli in un vassoio da portata o in un cesto capiente.
Spolverateli di zucchero a velo e festeggiate!
Per renderli più golosi, potete decorarli con un filo di cioccolato fondente o del mascarpone montato con lo zucchero.
Conservare i galani
Conservate i crostoli in un sacchetto di carta ben chiuso per mantenere la fragranza e il profumo.
Va bene anche un contenitore con chiusura ermetica.
Consumateli entro 2-3 giorni.
La curiosità
I crostoli sono tipici della terraferma veneziana.
I galani invece sono propri della città di Venezia.
L’impasto è il medesimo, cambia solo lo spessore della sfoglia: i galani sono più sottili e ricordano dei nastri; i crostoli sono dei grossi rettangoli con la sfoglia tirata più spessa.