Grande successo per l’evento Torreglia Street food in Piazza a Torreglia.
La Curiosità ci ha spinti a Torreglia nella serata dedicata allo “Street Food Gourmet” proposto dai Ristoratori delle Tavole Tauriliane. Una serata ricca di menù caratteristici abbinati a dei vini della nostra penisola.
Tra tutte le opzioni cosa avremo scelto? Per voi abbiamo selezionato i piatti più curiosi e sfiziosi.
Ogni passo un assaggio
Il nostro percorso itinerante è cominciato allo stand del Ristorante Corte Sconta di Torreglia. Qui ci ha accolto il proprietario del locale. Questa per loro è la quarta edizione a cui partecipano, hanno riproposto il “Risotto funghi e tartufo in forma di grana. Ci è bastato osservare il piatto per farci venire l’acquolina in bocca.
Il tartufo utilizzato è il “Tartufo Scorzone”, raccolto sul Delta del Po’ e caratterizzato da un profumo particolarmente forte.
Lo chef ha scelto di abbinare al piatto due vini della cantina altoatesina Kettmeir:
Un Pinot Bianco, Grande Cuvée Brut delle Colline medio alte di Caldaro, dal colore giallo paglierino pallido perlage fine e persistente, al gusto si presenta secco, vivace, pieno con buona persistenza.
Un Pinot Nero – Blauburgunder delle Colline medio alte di Caldaro, il colore di questo è rosso rubino con un elegante profumo di frutti rossi. Dal sapore morbido e invitante con un retrogusto fine e persistente.
Tra un calice e l’altro
Ci siamo poi spostati verso lo stand del Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli Euganei. Qui abbiamo avuto l’occasione di incontrare il presidente Marco Calaon che il nostro direttore Luigi Mariani ha intervistato.
“Ogni anno facciamo una selezione dei migliori vini bianchi del territorio. – Avendo molte tipologie a volte è molto difficile far capire il territorio” – Marco Calaon.
Quest’anno hanno selezionato i vini vincitori della Selezione Consorzio vini bianchi DOC e DOCG Colli Euganei e noi li abbiamo assaggiati entrambi:
Il Serprino, lontano parente del prosecco che identifica un vino bianco leggero e frizzante con chiari sentori di piccoli fiori bianchi e che racchiude il brio della primavera.
L’altra scelta è data il Moscato Fior d’arancio che abbiamo abbinato, verso la fine del nostro percorso a due dolci il Pistacchiamisù e una Mousse al cioccolato bianco con purea di fragole del la Trattoria al Pirio.
Tornando alla passeggiata
Proseguendo nella nostra passeggiata il menù e i colori dell’allestimento dell’Antica Trattoria Ballotta hanno catturato la nostra attenzione. In uno stand tra il rustico e il country elegante, spiccava la scritta curiosa “Il ballottino gourmet”, ovvero un panino composto da prodotti locali: il pane del forno nella piazza di Torreglia, manzo brasato, porcini spadellati, cipolla caramellata, fonduta d’Asiago e tartufo dei Colli Berici e dei Colli Euganei.
La scelta comune dei ristoratori delle Tavole Tauriliane è quella di valorizzare i prodotti del territorio e soprattutto di cooperare tra di loro. Offrendo tutti una tipicità differente non si crea concorrenza, cercano di aiutarsi e durante l’anno organizzano delle gite associative in visita a cantine o escursioni ludiche.
Non sazi abbiamo optato per un’ulteriore. Ci siamo fermati di fronte allo stand dell’Enoteca Trattoria San Daniele. Qui ci ha accolto Serafino Baù, chef e proprietario del locale.
Ci ha subito coinvolti nella sua cucina che proponeva due alternative: un panino con lingua fredda salmistrata e salsa verde di prezzemolo pressato, acciuga, aceto e pane e una versione alternativa dell’Oca Burger ideato da Michele Littamé, abbinando una “finta maionese” a base di carote senape di Digione in grani e olio di semi di girasole.
Pochi ingredienti ma di qualità non potevano che creare un piatto così particolare e gustoso.
Spettacoli in Piazza
Il contesto della serata era conviviale, molti artisti di strada tra giocolieri, cabarettisti, trampolieri e cantanti hanno intrattenuto il pubblico presente in Piazza Capitello creando un clima piacevole e conviviale.
Sono questi gli eventi a cui ci piace partecipare, dove il bello, il made in Italy e le persone che lavorano dietro le quinte vengono valorizzati e resi protagonisti.
Mangiare, è incorporare un territorio – Jean Brunhes