di: Sissi Baratella
Metti un giorno un gruppo di amici che, seduti attorno a un tavolo, muniti di una buona bottiglia, decidono di scrivere un libro su ciò che li accomuna… le origini cisanesi.
Eh si perché sul lago di Garda, tra i più noti paesi di Lazise e Bardolino in provincia di Verona, è nata la COMPAGNIA DELLA BANDIERA. Un gruppo di “amici da bar”, autoctoni di Cisano, che si spendono per tenere vive tradizioni, storia e origini del loro amato lago!
Parlarne tra di loro non bastava più e allora perché non coinvolgere studiosi ed esperti e non scrivere un vero e proprio volume sulle origini di questo incantevole paesino???
L’opera c’ha messo poco a diventare di un’importanza non indifferente; personalità come il prof. Bruno Avesani, il dott. Luciano Salzani, dott. Giuliano Sala, dott. Giorgio Vedovelli e anche una giovane donna, Silvia Buzzi, ancora studentessa che ha dedicato la sua tesi di laurea in Storia dell’Arte proprio alla pieve di Cisano, hanno dato il loro contributo di studiosi.
A partire dal 1400, capitolo dopo capitolo, si ripercorre la storia nei secoli di questo antico borgo e porto.
Immancabile il capitolo dedicato alle palafitte, dalle origini misteriose… “Perché i nostri antenati dovessero vivere sull’acqua e non sulla terra ferma è ancora un mistero” dice Luciano Salzani, tra i primi a occuparsi del ritrovamento delle palafitte.
Nei secoli abbiamo inoltre anche testimonianze importanti di quella che era le vendita del vino Bardolino da parte dei comuni di Bardolino e Cisano, già nel 1700 un giro di affari non indifferente!
La compagnia della bandiera, rappresentata da Giorgio Righetto attuale presidente, in tre appuntamenti nel corso dell’anno, si è proposta di presentare alla comunità lacustre (ma l’invito è aperto a tutti) le ricerche effettuate e “sforna” capitoli su capitoli di quest’opera unica nel suo genere e che, ne sono certa, avrà un valore sociale, culturale e storico non indifferente.
Origini e tradizioni non possono prescindere il lato eno-gastronomico, ed è qui che entro in gioco io… siamo italiani e per noi la cucina è da sempre un punto di riferimento!
Un onore e un piacere poter raccontare come nascono i nostri vini così come quali erano i piatti tipici e più consumati dagli abitanti di un tempo.
Da popolo nato in riva al lago non potevano che cibarsi principalmente di pesce; il pesce di acqua dolce, quello che oggi purtroppo ancora troppo spesso è considerato un pesce di serie B.
Ma le Sarde alla Sisan sono in realtà un piatto gustoso e di carattere. Al termine di ogni presentazione infatti non può mancare il momento conviviale del pranzo (che italiani saremmo se non mettessimo le ginocchia sotto al tavolo???); lo scorso 28 luglio, dopo la “parte didattica” dell’incontro si è pranzato assieme, protagonista del pasto il piatto SISAN.
“Lo faceva sempre la Zia Ada, che fu la prima locandiera di Cisano, ed era il piatto dei pescatori” mi racconta il pres. Giorgio Righetto “È pensato per essere consumato freddo perché se sei in mezzo al lago ed è calato il vento diventa difficile tornare a riva per un pasto caldo”… Di fatto si tratta di una sarda in carpione, in grado di conservarsi per qualche giorno grazie al gusto acetico e fresco. Facilmente abbinabile al mio amato Chiaretto; una vera e propria affinità elettiva quella tra il piatto fresco e sapido e questo vino che di sapidità e freschezza non è certo povero!
SAVE THE DATE
Il prossimo appuntamento sarà questo autunno, il 3 novembre presso il ristorante Le Vele di Cisano. Scopriremo insieme nuovi capitoli della storia del lago di Garda, tra intrecci amorosi e reduci di guerra, e avremo sicuramente modo di gustare qualche altra specialità del lago!
L’appuntamento è libero e aperto a tutti.
N.B.: le copie dell’opera saranno presto disponibili e in vendita.
Le estati di bambina a Cisano a casa della nonna(Carla Delaini Corbellari), che bei ricordi….la grande casa, il giardino, il lago!!! Purtroppo da quando mia mamma ha venduto la casa non sono più tornata a Cisano!