Olio del Garda, un oro liquido

Gusto, sapore e tradizione in una sola bottiglia d’olio

Oggi vogliamo dedicare un po’ di tempo a un prodotto tipico della nostra terra: l’olio, ma non un semplice olio, bensì quello che proviene dai territori gardesani, lungo le sponde dell’incantevole Lago di Garda. Questi oliveti hanno una storia secolare alle spalle, pronta ad affascinare gli amanti di questo oro liquido dall’odore fruttato, leggero che ricorda l’erba fresca e aromatica con qualche nota di piccante e amaro. 

Olio del Garda

L’olio nella storia

Il Benaco, così chiamato dai romani o come lo chiamiamo oggi il Lago di Garda, deriva da “Warda” ovvero “Guarda”. Utilizzato dai longobardi come postazione di vedetta, è proprio da Warda che è nato il nome “Garda”. Quest’olio oggi è conosciuto e apprezzato a livello mondiale grazie alla sua ineguagliabile qualità, valore fondante della produzione di questo prodotto.

L’olivicoltura in questi luoghi ha conosciuto la sua massima espansione con l’Impero Romano, ma con la sua caduta questa pratica è quasi scomparsa fino al Medioevo dove l’Olio di Oliva del Garda vede la sua epoca d’oro, venne definito un bene raro e prezioso soprattutto grazie al suo utilizzo prediletto dagli enti ecclesiastici e dalle figure signorili. 

L’Olio gardesano nel Medioevo

Durante questo periodo era utilizzato principalmente per celebrare i sacramenti e consacrare i simboli religiosi, tanto che veniva esportato per vie fluviali lungo tutta la regione padana per queste funzioni. Si diffonde così una cultura dell’olio principalmente liturgica. Essendo un bene raro in questo periodo, era riservato a una cucina nobiliare mentre il popolo ne poteva usufruire solo là dove ne venivano prodotte grandi quantità.

Una passione che ripaga

La coltivazione di queste piante ha conosciuto nel corso della storia periodi di grande produzione seguiti da altri in cui le terre venivano abbandonate, fino ad arrivare ai giorni nostri dove si è finalmente scoperto, speriamo definitivamente, il potenziale di questi alberi e dei loro frutti. 

La maggiore difficoltà nella cura e nella coltivazione di queste piante sta principalmente nel duro lavoro e nel sacrificio degli olivicoltori, spesso il riscontro economico non è dei più fruttuosi ecco perché è necessaria la passione in chi svolge questo lavoro.

Passione che si trasmette di generazione in generazione per gli abitanti di questi territori e che ritroviamo anche nel gusto caratteristico di questo prodotto. La dedizione verso un lavoro e una raccolta di qualità e non di quantità, infatti, si riflette alla perfezioni nei sapori e negli aromi di quest’olio.

La raccolta

Olio del Garda

Queste scelte hanno caratterizzato la produzione di quest’olio, permettendogli così di distinguersi in tutto il mondo grazie al suo gusto deciso impreziosito da un particolare retrogusto di mandorla.

Per la raccolta dei frutti ci sono diverse tecniche: prima si posiziona una rete sotto la pianta per facilitare la raccolta, dopo di ché o a mano o attraverso un pettine, o scuotendo i rami si fanno cadere le olive nella rete. Infine prima di essere messe all’interno delle cassette vengono defogliate. Per assicurare una migliore qualità le olive devono andare al frantoio nel minor tempo possibile.

Se vi aggirate per gli oliveti nei periodi della raccolta ovvero verso ottobre e novembre, noterete che gli olivicoltori portano spesso al collo una corda, questa serve per legare lo scalino in modo tale che questo eviti di scivolare.

Un olio, mille utilizzi

Olio del Garda

Una grande fetta di questo mercato è rivolta all’alta ristorazione, è utilizzato infatti dai grandi Chef del nostro Paese (e non solo), come Alessandro Borghese che vedremo ospite alla manifestazione dedicata a questo prodotto di eccellenza, Wardagarda giunta oggi alla sua IV edizione.

L’altra fetta è diretta ai consumatori privati che apprezzano la qualità raffinata di un prodotto da portare nelle proprie tavole. Certo, i prezzi non sono accessibili a tutti ma a volte spendere qualche euro in più ne vale la pena.

D’altro canto per assicurarsi la riuscita di tale prodotto, deve passare diversi controlli e certificazioni per assicurarsi il marchio DOP, la qualità ha il suo prezzo ed è giusto riconoscerlo.

Le sue proprietà benefiche sono ormai riconosciute scientificamente, indicato in una dieta salutistica perché ricco di antiossidanti, acidi essenziali, polifenoli, radicali liberi e molto altro. L’importante è non esagerare con le dosi.

La bontà e la qualità dell’Olio del Garda sono state decantate da grandi scrittori come Goethe, Catullo, Carducci e D’Annunzio

I segreti di bellezza

Olio del Garda

L’utilizzo cosmetico dell’olio è antichissimo, le sue proprietà nutritive sono innegabili tanto che anche la grande diva del Cinema Sophia Loren ne ha fatto il suo segreto di bellezza. Grandi produzioni di saponi e unguenti, oli profumati da applicare non solo sul corpo ma anche su barba e capelli vengono vendute in tutto il mondo. 

Questo territorio offre quindi un grande potenziale sotto diversi punti di vista, un paesaggio incantato, un clima perfetto sia per l’uomo che per la varietà di produzioni e coltivazioni di differenti piante. Dal turismo culturale a quello enogastronomico già sviluppati ma sul quale si possono creare altre possibilità.

Altre opportunità invece riguardano il mondo del lavoro, la terra darà sempre qualcosa da fare all’uomo e negli uliveti questo è il momento migliore per mettersi in moto. Sono ancora molti i terreni abbandonati da recuperare e quindi molto spazio ai giovani e alla loro mano d’opera ricca d’iniziativa.

Di seguito un nostro contributo sulla raccolta notturna “Moonlight” nell’oleificio Evo del Borgo di Arquà Petrarca, accompagnati dal fascino della luna piena che illuminava gli oliveti creando un’atmosfera suggestiva e unica.

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