Il Follador Prosecco fa incetta di premi!
Il 10 Ottobre, le sale del The Nicolaus Hotel di Bari hanno accolto la quarta edizione del Vinoway Wine Selection, un evento organizzato dall’associazione culturale e di promozione Vinoway Italia.
Una giovane e prestigiosa manifestazione simpaticamente definita “la più glamour del mondo del vino italiano“, istituita per premiare i migliori professionisti del settore enologico, le aziende vitivinicole italiane più innovative e i migliori vini (fermi e bollicine).
Un successo chiamato Follador!
Oltre quattromila vini in gara, ma la bottiglia che si è tinta di oro è stata quella del D.O.C.G. Millesimato Brut Follador, con un punteggio pari a 92/100, conquistando il comitato di degustazione dell’associazione Vinoway. Apprezzato per la sua struttura equilibrata e per il suo tipico finale asciutto, il raffinato spumante ha sbaragliato la concorrenza grazie ad una straordinaria combinazione di sapori a base di un bouquet di agrumi, mandorla e fiori di acacia.
Ma non è finita qui.
I toni dell’argento, infatti, hanno invaso le fragranze piene e gradevoli del D.O.C.G. Millesimato Extra Dry, vino fruttato che parla la lingua della mela golden, della pesca, della pera e del glicine, che ha portato a casa il secondo posto con una votazione di 90/100.
Insomma, un successo su tutti i fronti per un brand che si è fatto ambasciatore dell’eccellenza DOCG e della cultura vitivinicola di Valdobbiadene da oltre 250 anni. La Follador, va ricordato, è stata tra le prime cantine ad orientarsi verso la categoria degli spumanti ed è stata ben presto accreditata per l’innovativo metodo di produzione: la famiglia custodisce da ben 9 generazioni i valori di un territorio eletto Patrimonio dell’Umanità, con la consapevolezza e l’orgoglio che un grande passato rappresenti la migliore risorsa per il futuro.
Sul palco, a ritirare i premi è stata Cristina Follador, Sales & Marketing Director dell’azienda: un momento di gioia e di fierezza condiviso con l’intero team dello storico brand di Col San Martino presente sul territorio dal lontano 1769.
Un marchio, un’identità, un modo di fare vino che, ormai, è entrato di diritto nella storia.