L’annuncio della primavera è arrivato forte e chiaro e noi volgiamo lo sguardo al caldo e alla riapertura dei locali. Come? Ma brindando alla novità dell’anno: il Prosecco DOC Rosé, quello di Ruggeri.
Prosecco Rosé è la novità dell’estate 2021. Parliamo della nuova tipologia della Prosecco Doc, ufficialmente riconosciuta dalla Comunità Europea. Abbiamo deciso di iniziare a raccontarvela dalla Cantina Ruggeri in Valdobbiadene, che delle bollicine a base di Glera, ne ha fatto un credo.
Il viaggio del Direttore Mariani attraverso i nostri territori continua tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene che, per la loro bellezza ed unicità, sono state proclamate Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo territorio, in un certo senso, mi appartiene e mi ha fatto molto piacere accompagnare il nostro Direttore in questo viaggio.
Ruggeri Valdobbiadene: cuore del Prosecco
Parliamo ora di Ruggeri: questa azienda nasce negli anni ’50 dalla visione di Luciano Ruggeri e Giustino Bisol, che hanno interpretato la viticoltura di Valdobbiadene sempre ricercando la qualità. Un’azienda con una vocazione pionieristica che ha proposto tipologie spesso inusuali, tra cui si annoverano il Prosecco Extra Brut, presentato per la prima volta nel 2005 quando ancora non c’era distinzione tra DOC e DOCG, ma anche la versione brut del Cartizze.
Ciò che però lascia ancor più impressionati è che la cantina lavora con conferitori le cui uve sono selezionate e i cui vigneti sono coltivati secondo i principi espressamente voluti da Ruggeri; conferitori che sono fieri di questo rapporto al punto che molti di essi sono rimasti fedeli nel corso di tutta la vita dell’azienda.
Il profondo rapporto col territorio, unito alla sapiente lettura dei tempi ha spinto la cantina verso il vino rosato, di cui Ruggeri era già sostenitore. Il Prosecco DOC Rosé Millesimato “Argeo” si affianca ai vini della cantina portando non solo eleganza e galmour con il suo color cipria brillante, che ricorda i fiori di pesco, ma tantissima freschezza e piacevolissimo brio.
L’enologo Fabio Roversi interpreta le uve di Glera e Pinot nero che arrivano esclusivamente dalla provincia di Treviso, per lasciare un’impronta territoriale di cui l’azienda si fa sempre più portabandiera. Una beva armoniosa, che porta in un sorso ai tramonti estivi, in cui per ristorarsi dal caldo della spiaggia si addenta un morso di anguria sotto ad una pergola fiorita, accompagnandola a fragoline di bosco e lamponi. Una brezza di cedro si unisce per rinfrescare ulteriormente la serata, arricchito da un mazzolino di erbette aromatiche, tra cui spiccano un leggero mirto e rosmarino. La voglia di relax e spensieratezza si uniscono a questo bouquet apparentemente semplice, per nulla scontato, ma soprattutto dalla buona persistenza.
Argeo – Prosecco DOC Rosé Millesimato di Ruggeri interpreta quindi al meglio questo binomio di Glera e Pinot nero, sdoganando ancora una volta il mondo dello spumante, rendendo le bollicine trevigiane un vino da avere quotidianamente a disposizione nella propria cantina.
Un DOC Rosé tutto da scoprire
E sorgono spontanee le risposte alle domande che molti si stanno facendo: questa nuova versione di Prosecco DOC ha senso? Sì, se il risultato è come quello che Ruggeri ci fa scoprire. La Glera allegerisce l’importanza del Pinot Grigio, che invece eleva un vitigno autoctono dai sentori semiaromatici. Questa caratteristica dei vini rosati, che prevedono l’utilizzo di uve a bacca nera vinificate come se fossero a bacca bianca, li rende decisamente intriganti nella scoperta dei sentori e molto duttili negli abbinamenti, che spesso stupiscono. È una scelta dettata dal mercato? Forse… ma questo non inficia il risultato di Ruggeri che, anzi, tra le tante proposte si distingue per qualità ed unicità e, credetemi, una volta provata avrete un’altra bottiglia in frigo pronta da aprire con i vostri amici!
Il viaggio quindi continua, verso altre cantine che portano alto il nome delle bollicine più vendute del mondo, in un’atmosfera rosata e tutta da scoprire.