Quando il “musso”, oltre al carretto, tira anche una cantina

Il musso, parola veneta per dire asino, è l’animale che caratterizza le bottiglie di una cantina nei pressi di San Michele di Bassano, ma soprattutto il modo che il suo staff ha di approcciare il territorio.

Questo animale, il musso, così umile e sin dall’antichità affiancato all’uomo, sta diventando sempre più il simbolo di una viticoltura fatta con un approccio rispettoso all’ambiente ed al consumatore. E, se nelle settimane scorse l’avvistamento del lupo nei Colli Euganei ha suscitato scalpore, oggi scopriamo un altro animale, l’asino, che popola le nostre colline venete, la cui simbologia è spesso controversa, ma che nel mondo del vino, invece, riconduce proprio alla figura per eccellenza “esperta”: il sommelier, o saumalier-persona addetta agli animali da soma.

Sento, infatti, un profondo feeling col musso, banalmente cocciuto ed ignorante, ma per allegoria colui il quale è più predisposto alla conoscenza, proprio perché è costantemente alla ricerca della verità. Nel mondo del vino, oltre ad essere stato per secoli il mezzo di trasporto del nettare di Bacco, ha anche solcato instancabilmente le vigne, nell’agevolare il viticoltore nel suo lavoro.

La cantina del giorno: Vignaioli Contrà Soarda

Parliamo proprio di una realtà che del musso ha fatto il suo simbolo, che lo alleva per arricchirla e gli ha dedicato una linea di vini. Vignaioli Contrà Soarda, una cantina nelle colline di Bassano che diversi anni fa ho avuto modo di visitare, in un momento particolare della mia vita, di passaggio, che mi ha traghettato nella mia vita attuale, come il musso fa con i suoi carichi.

La strada che da Bassano porta a Vignaioli Contrà Soarda si snoda tra piccole frazioni abitate e bosco, arrivando a lambire l’Oasi Naturalistica Ex Cava Gemma. In queste colline, dal sapore montano, il terreno è di origine vulcanica, da cui i prodotti traggono un carattere deciso e che lascia il segno. La cantina studiata per mimetizzarsi con ciò che la circonda è stata ricavata sotto la collina; la parte della barricaia ha un soffitto a doppia volta che ricorda molto l’architettura di Gaudì. Ho ancora impresso il momento in cui entrai e rimirai con enorme stupore la struttura che il portone celava. Ancora una volta, la conferma che vino ed arte si fanno la corte e, quando si uniscono, regalano magnifici sogni che vale la pena di vivere.

Vignaioli Contrà Soarda, inoltre, ha una lunga storia legata alla ristorazione che porta avanti con gran rigore, estro e molta attenzione ed il ristorante, il Pulierin Enotavola, che affianca la cantina, è un luogo in cui si viziano i propri sensi.

Il ruolo del “musso”

Il musso qui è parte del territorio e della quotidianità aziendale. La viticoltura è rivolta soprattutto ad uve autoctone o considerate tali. A Vignaioli Contrà Soarda ho inizato a capire l’importanza dell’integrazione dell’attività aziendale con l’ambiente circostante. Da novella sommelier quale ero, per la prima volta ho sentito parlare di una viticoltura che rispettasse suolo, animali e uomo, che li mettesse in comunicazione. L’asino, in questa cantina, lavora le vigne, ma è protagonista della vita aziendale quanto i suoi proprietari. La famiglia Gottardi ha lui dedicato una linea di vini limited edition che rappresentino in modo particolare le peculiarità del terroir di loro appartenenza. L’etichetta lo rappresenta, senza macchia, senza inganno. Il tappo chiuso da ceralacca fa, però, presagire l’importanza del contenuto, nonostante l’umile origine del logo della bottiglia. Ed il vino rosso contenuto in Musso cambia nome ogni annata di produzione, come l’uvaggio; Marzemino e Pinot nero sono la costante. Il sorso è anticipato da profumi floreali e di frutta di sottobosco, proprio come quello che circonda la proprietà. Emerge, poi, vulcanicamente la potenza e la lunghezza che gli regala il territorio, con una continuità sensoriale di corrispondenza tra olfatto e gusto. Tannini sornioni accarezzano il palato stuzzicato da una buona acidità e mineralità.

Musso, colline vulcaniche, cantina, ristorante: un fil rouge, come questo vino, che tira il carretto di Vignaioli Contrà Soarda, realtà produttiva di Bassano che merita una visita, anche di questi tempi. E chissà che insieme all’asino non si facciano altri avvistamenti…

Il Musso di Contrà Soarda
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