Documentata la presenza del lupo nel Parco Regionale dei Colli Euganei: è la prima volta (VIDEO)

Un’immagine sfocata e in bianco e nero, pochi dettagli, qualche indizio.

Quella che stiamo per raccontarvi sembra una favola, ma è una notizia ripresa da fonti più che attendibili: abbiamo parlato in prima persona, infatti, con lo staff del Parco Regionale dei Colli Euganei, che ci ha confermato la presenza del lupo nel territorio. Si tratta di una femmina.

Ma andiamo per gradi.

L’annuncio ufficiale

È stato grazie al posizionamento strategico di fototrappole che i Carabinieri Forestali della Stazione di Montegrotto Terme, in coordinamento con il personale tecnico del Parco regionale dei Colli Euganei, hanno potuto documentare la presenza di questo esemplare nella parte sud dell’area.

Le immagini sono state messe al vaglio degli esperti che hanno confermato la notizia esaminando i caratteri fenotipici dell’animale. Un risvolto fantastico per la ricchezza della biodiversità di questo luogo unico al mondo.

Come in ogni favola, però, non mancano anche i risvolti un po’ tristi: il primo – indiretto – indizio della presenza di questo lupo era stato un accadimento avvenuto, a fine Novembre 2020, nel comune di Baone.

Il primo indizio del lupo: un cagnolino scomparso

Diverse testate, come Antennatre, avevano riportato la notizia della tragica scomparsa di un cagnolino, quello della famiglia Sattin, un vivace meticcio di sei anni di cui, dopo la consueta passeggiata serale, erano rimaste, purtroppo, soltanto delle tracce di sangue da trascinamento sul terreno.

Da lì, i primi sopralluoghi dei Carabinieri della Forestale, che sono stati arricchiti dai video raccolti da alcune fototrappole posizionate in precedenza da appassionati ricercatori faunisti. La femmina di lupo sembra sia presente nell’area già da inizio ottobre.

Le attività di monitoraggio

Lupo sui Colli Euganei

La notizia ufficiale ha messo in subbuglio l’opinione pubblica ma, come assicurano gli enti:

La sua possibile permanenza in quest’area, che solo il prosieguo del monitoraggio potrà confermare, non deve destare timori né tra i residenti né tra i tanti turisti ed escursionisti che frequentano l’area (è una specie di norma elusiva e timorosa nei confronti dell’uomo, a carico della quale in tutta Europa non si registrano aggressioni nei confronti delle persone da 150 anni), ma va letta senz’altro positivamente in quanto rappresenta un fattore di arricchimento della biodiversità e può rappresentare un importante elemento naturale di equilibrio per tenere sotto controllo la fauna selvatica, soprattutto il cinghiale, che da tempo rappresenta un pericolo per gli automobilisti e causa di ingenti danni alle produzioni agricole. D’altro canto, la sempre più evidente espansione di questa specie in aree fortemente antropizzate, non più solo montane e pedemontane, ma anche di pianura, rende necessario da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti il massimo sforzo per una gestione coordinata di tutte le attività che questa presenza richiede, a partire dal monitoraggio, alla prevenzione delle predazioni sul bestiame domestico, alla corretta comunicazione e informazione ai residenti e a tutti i portatori di interesse.

La presenza del lupo nel territorio del Parco non deve incutere alcuna preoccupazione, l’animale non è pericoloso per l’uomo, ma sicuramente occorre adottare alcune misure di precauzione per proteggere i nostri animali d’affezione e da reddito. Sicuramente evitare di lasciare liberi i propri amici animali nelle ore serali e notturne, e per chi ha pecore, asini e cavalli al pascolo, alla sere deve farli rientrare in ricoveri fissi e stalle.

Ente Parco Regionale dei Colli Euganei

Insomma, le attività di monitoraggio proseguiranno, anche perché la ricerca necessita di campioni biologici per le analisi genetiche.

L’ipotesi attuale, che pare più che certa, è che siamo di fronte ad un esemplare in dispersione, cioè che si trova in quel momento della vita dei giovani lupi in cui lasciano il branco e vanno alla ricerca di un nuovo territorio da occupare; proprio per questo, potrebbe anche trattarsi di un passaggio temporaneo.

Il prossimo futuro

Il video che sta spopolando sui social e che ha confermato la notizia risale a Gennaio ed è stato esaminato dai massimi esperti della Regione Veneto:

Fonte: Il Mattino di Padova

I Carabinieri Forestali e l’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, ora, sono impegnati al massimo per la salvaguardia e la gestione dell’animale: si tratta, infatti, di una specie particolarmente protetta, tutelata sia da norme nazionali che internazionali per le specie in via di estinzione; la sua incolumità va tutelata a tutti i costi con una accurata intensificazione dei servizi di vigilanza, implementata direttamente all’interno del territorio del parco.

Dalle analisi genetiche si potrà anche capire da dove questo esemplare sia arrivato: si pensa che potrebbe aver viaggiato molto, prima di stanziare qui. Non si escludono né branchi vicini, come quelli della pedemontana veneta e delle Dolomiti, né più lontani, come quelli appenninici o balcanici.

Vi terremo aggiornati.

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