Le bambole realistiche del russo Michael Zajkov

Le bambole sono state sempre delle icone: nate prima per rappresentare figure religiose e poi evolutesi anche in semplici giocattoli. 

Nella Roma e Grecia antica, nelle tombe di bambini, sono stati rinvenuti esempi primitivi di bambole poiché era in uso tra le giovani fanciulle dell’antichità dedicare le proprie bambole in legno alle Dee.

È interessante indagare sul legame divino-fanciullesco che abita il concetto di “bambola”. 

Ma solo dal XIX secolo si iniziarono a costruire bambole in materiale utile per essere prodotte in serie e la cartapesta fu uno dei materiali più popolari per questo tipo di richiesta. 

Un capitolo a parte meriterebbe la porcellana.

Curioso sapere che fu con Seconda Guerra Mondiale che si poté avere l’uso delle materie plastiche.

Oggi vi svelo un artista russo che ha una grande abilità: scolpire bambole realistiche. 

Le bambole secondo Michael Zajkov

Chiamarle bambole è quasi un’eresia, poiché sembrano in realtà delle persone in miniatura. 

Non solo l’espressività è assolutamente curata nel dettaglio ma anche la scelta sartoriale degli abiti, di inizi ‘800, lascia intuire che l’autore vuole condurci al di là di questo tempo contemporaneo. 

Sto parlando di Michael Zajkov

Le sue bambole sembrano così reali che nel guardarle e toccarle si provano reazioni particolari, come tenere in mano un essere umano in miniatura.

Adoro perdermi nell’osservare i procedimenti di esecuzione e “creazione“ delle opere che riprende in video e carica su Instagram

Le sue sono bambole iper-realistiche per l’espressività, per le lentiggini, per i boccoli morbidi che sa ricreare che ben si sposano con la pelle diafana, curate nei minimi particolari, sembrano bambine in carne e ossa.

Zajkov usa la pasta polimerica fimo; poi disegna lo sguardo a mano, gli occhi sono fatti di vetro proveniente dalla Germania; aggiunge il mohair francese (una fibra tessile di lucentezza quasi serica, ricavata dalla lana del vello delle capre di razza d’Angora) per i capelli e 13 articolazioni che permette loro di cambiare postura. Le bambole di Michael Zajkov indossano vestiti in stile vintage datato 1910-1915 con voile, seta e pizzi antichi; gli stivali di pelle sono abilmente realizzati dall’artista stesso.

Zajkov realizza bambole dal 2010 e non ha più smesso: «L’ispirazione per creare la mia prima bambola è arrivata dal lavoro di Laura Scattolini e Rotraut Schrott» – dice l’autore.

Oggi è star su Instagram e la sua pagina è seguita da 1 milione di follower

Solo i bambini sanno quello che cercano» fece il piccolo principe. «Perdono tempo per una bambola di pezza, che allora diventa importantissima, e se qualcuno gliela porta via piangono…»

Antoine de Saint-Exupéry
Le bambole realistiche di Michael Zajkov
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