Costa Vini: l’eccellenza approda alla catena Aliper

Che succede quando un brand d’eccellenza Made in Italy incontra una catena italiana di supermercati, ipermercati e centri commerciali con oltre 100 punti vendita nel Nord Italia?

Semplice: che un prodotto innovativo, multipremiato al Vinitaly e già presente nella migliore ristorazione internazionale raggiunge le tavole di tantissimi italiani!

Costa Vini: bottiglie veronesi d’eccellenza

Sebbene si tratti di una produzione moderna che ha visto la luce con il nuovo millennio, i vini Costa affondano le radici in tempi remoti e in epoche che abbiamo potuto conoscere solo tramite i libri di storia.

Massimiliano Enrique Costa

Quella dei Costa, infatti, è una delle più antiche famiglie d’Italia: patrizi e senatori durante l’Impero Romano, corsari del Mar Tirreno.

Massimiliano Enrique Costa, ideatore e proprietario della Costa Vini, ha riversato in questo progetto il suo sangue mediterraneo, le sue ambizioni, i suoi sogni: cresciuto alimentandosi dei meravigliosi e sconfinati panorami delle colline venete, ha contrapposto l’anima latina all’incondizionato rispetto per la sua terra, dando vita ad un percorso unico e personalissimo.

Il vino, patrimonio regionale e prelibatezza dalla cultura millenaria, è diventato il mezzo attraverso il quale fondere questi due aspetti; l’intenzione? Creare una nuova generazione di vini squisiti che inglobasse la tradizione e l’innovazione. Il tutto, esplorando angoli e territori delle colline del Nord Italia che non tutti hanno saputo cogliere e celebrare. Cominciare non è stato semplice: esordire con un grande vino, in una regione già ricca di cantine e con una produzione avviata e variegata di suo, non è così scontato come si potrebbe credere e richiede impegno, tempo, infinita passione.

Sono passati circa dieci anni, così, tra ricerca, prove tecniche e proposte, ma anche sacrifici, rinunce, disavventure; e, tra un raccolto perduto a causa di una grandine e la voglia di restare fedele ai principi che rendono raffinata una vinificazione, è continuato il lavoro su quel terreno così unico e specifico, proprio grazie alle particolari condizioni climatiche e ambientali locali offerte da quell’angolino di mondo.

La prima annata venduta (parliamo di circa 80 casse per un totale di un migliaio di bottiglie) è stata consegnata dallo stesso Massimiliano Costa… in bicicletta: ancora una volta uno scontro di visuali, di stili, di ispirazioni; un contrasto che è diventato parte integrante dello spirito dell’azienda. Ed è proprio da quella “Graziella” che è cominciato il lungo percorso del brand.

Nel 2006, infatti, i vini Costa hanno sbancato al Vinitaly, venendo premiati come migliori in Italia: una produzione di nicchia, fatta a mano e con amore, che si inseriva nel panorama nazionale in mezzo ai “grandi”; una vittoria che ha aiutato il marchio a farsi conoscere e a diventare punto di riferimento per un pubblico d’élite.

Insomma, la storia di un vino nuovo che si è originato e trasformato, fino ad arrivare a noi, attraverso i millenni: sono tantissime le testimonianze degli antichi che ci assicurano che la viticoltura nelle Colline Moreniche Veronesi abbia addirittura preceduto l’arrivo dei Romani, includendo in sé le usanze, le conoscenze e le abitudini di tantissimi popoli come Etruschi, Veneti Adriatici e Celti. Il circondario è rinomato per la coltivazione di viti molto particolari e specifiche, come la Corvina autoctona e le Cabernet Sauvignon: questo grazie a una combinazione di fattori geologici, geografici e climatici; non bisogna dimenticare anche la storia del territorio, poiché il Lago di Garda si è originato da un ghiacciaio paleolitico!

I Romani hanno raccolto questa incredibile eredità e l’hanno messa a frutto: è noto a tutti, infatti, il loro viscerale amore per il buon vino ed è proprio da quel lavoro che, poi, si è originata la tradizione contemporanea; tradizione che Massimiliano Costa ha rivisitato e fatto sua, cercando di rimanere fedele il più possibile, però, al concept antico, pur abbracciando tutto ciò che l’innovazione ha avuto da offrirgli.

L’azienda, infatti, è da sempre stata all’avanguardia: già nel 2009 i vini Costa utilizzavano il tappo a vite “Stelvin”, poi diventato famoso e particolarmente richiesto in Nord Europa.

Da questa dedizione così minuziosa e maniacale è nata una produzione unica, pregiata, ricca, in cui la natura si fonde e diventa un tutt’uno con l’intuizione, la fermentazione, la conoscenza e… le botti di rovere.

L’approdo nella catena Aliper

Da Novembre 2019, queste bottglie “di vino e d’amore” sono presenti non solo – come accadeva già dal 2006 – presso tutti i punti bar/ristoro della fiera di Verona e in tutta la catena Ristop lungo le autostrade italiane, ma anche nei supermercati, ipermercati e centri commerciali Alì (anche tramite il servizio di spesa online): un balzo in avanti verso le tavole di tutti gli italiani.

Le referenze proposte sono due: la Garganega Veronese e la Corvina Veronese, due autoctoni che si distinguono per lo spiccato frutto all’olfatto e palato e per un persistente corpo al palato; la Garganega, in particolare, viene vinificata con criomacerazione passata in botte tonneaux svolgendo anche una malattica parziale, mentre la Corvina effettua appassimento in fruttaio con riposo in barrique, raggiunge una gradazione 14%vol e ricorda in tutto l’Amarone essendone uva principale al 65% .

Anche le etichette sono delle piccole opere d’arte: fra i colori pastello, riportano la numerazione progressiva e, sullo sfondo, una cartina di Verona del XV secolo.

La vostra prossima buona idea per portare in tavola un prodotto esclusivo.

RELATED ITEMS
One thought on “Costa Vini: l’eccellenza approda alla catena Aliper

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend