La terracotta dal Louvre a Padova

A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento. Da Donatello a Riccio

La mostra espone una ventina di sculture rinascimentali in terracotta nelle Gallerie del Palazzo Vescovile di Padova, sede espositiva del Museo Diocesano, dal 15 febbraio, fino al 2 giugno 2020.

Opere dal grande impatto emotivo, raccolte nei luoghi sacri della Diocesi tra le province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno e Venezia. Alcune provengono da Musei internazionali come il Louvre, o da Musei civici locali e nazionali come il Bargello di Firenze. Altre ancora da collezioni private.

Grazie alla moderna tecnologia, un’opera sarà “leggibile” dal proprio telefonino con il QR Code, e “tattile” per le persone con difficoltà visive.

Ci siamo emozionati nell’ammirare i colori e la storia che queste figure ci raccontano ancora dopo tanti anni. Il dolore di una madre nelle pieghe del volto. La serenità di un bambino cullato dalle braccia della sua genitrice.

Vogliamo farvi “arrivare” proprio questo con il video girato nella presentazione della mostra alla stampa. Tutti dobbiamo avere “a cuore” i nostri tesori e dobbiamo conoscerli e trasmetterli il più possibile.

La presentazione della mostra con l’intervento di Andrea Nante

La terracotta nel territorio

La scultura in terracotta era ampiamente diffusa nel nostro territorio. Secondo Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano e coordinatore del comitato scientifico della mostra, il merito va alla bottega di Donatello e, dopo di lui, di Bartolomeo Bellano, Giovanni De Fondulis e Andrea Riccio.

Questi artisti erano molto attivi a ridosso della Basilica di Sant’Antonio. Creavano capolavori in pietra, marmo, bronzo, ma anche nella più umile (e meno costosa) terracotta. Opere preziose ed espressive, e per questo molto ambite e richieste.

Nelle loro fucine realizzarono grandi scene di gruppo, come i Compianti. Piccole e raffinate Madonne con il Bambino o immagini di Santi per devozione familiare, di dimensioni ridotte ma spesso di grande qualità.

“Un piccolo universo che ci parla di una fede molto semplice, ma di grande immediatezza”, spiega Nante. “Le terracotte dovevano ornare gli altari non più esistenti nella Chiesa, rinnovata secondo gusti nuovi. In altre occasioni, le immagini sono andate disperse perché passate di gusto. O acquisite in un mercato antiquario per finire poi in Musei internazionali o civici della nostra città”.

Alcuni nomi delle opere

Terracotta De Fondulis
De Fondulis

Verrà ricomposto il Compianto di Andrea Riccio, oggi diviso tra la chiesa padovana di San Canziano e i Musei Civici di Padova.

Sarà presentata una inedita Madonna con il Bambino salvata da una clarissa dopo la soppressione del Convento padovano di Santa Chiara in età napoleonica.

Per la prima volta saranno esposti i frammenti superstiti di una Deposizione, gravemente danneggiata nel bombardamento della chiesa di San Benedetto dell’11 marzo 1944.

Il restauro

Il loro restauro è stato lungo, a volte difficile. Ha richiesto l’adozione di tecniche innovative per la delicatezza dei materiali e per il loro stato di ritrovamento.

Soprattutto ha creato collaborazione e intesa tra diversi specialisti ed Enti. Oltre la collaborazione tra il Museo Diocesano e l’Ufficio diocesano Beni culturali, sono intervenuti: l’Università di Padova con Ciba Centro Beni Culturali; la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia; le Province di Belluno, Padova e Treviso. La Regione Veneto, la Provincia di Padova, il Comune di Padova, l’Ufficio nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto hanno dato il loro patrocinio al progetto.

Le attività di recupero e di studi sono state sostenute dalla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Mi sta a cuore“. Con essa, il Museo Diocesano di Padova insieme all’Ufficio beni culturali hanno potuto allestire la mostra e restituire al pubblico un patrimonio d’arte unico al mondo.

Contributi speciali sono stati dati da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Camera di Commercio di Padova, la Fondazione Antonveneta e altre che hanno preso “a cuore” l’importanza del progetto.

Informazioni e prenotazioni

Dal 15 febbraio fino al 2 giugno 2020

Museo Diocesano Padova

info e prenotazioni allo 049 8226159

da martedì a venerdì ore 10-13 e 14-18

sabato, domenica e festivi ore 10-13 e 14-19

biglietti 8€ intero, 6€ ridotto

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