“Van Gogh, i colori della vita”: a Padova, molto più di una semplice mostra

Padova si appresta ad ospitare una mostra molto particolare, dedicata alle meravigliose pennellate del pittore olandese più famoso di sempre: dal 10 Ottobre 2020 all’11 Aprile 2021, infatti, al Centro San Gaetano ci si potrà immergere nella “Van Gogh, i colori della vita“.

L’iniziativa

La mostra è una proposta nata dalla collaborazione tra il Comune di Padova, il Gruppo Baccini e Linea d’ombra, società che si occupa proprio dell’organizzazione di mostre d’arte e il cui presidente è Marco Goldin, curatore di questo viaggio tra i colori di Van Gogh.

Goldin è un noto storico dell’arte trevigiano che, negli ultimi vent’anni, ha approfondito moltissimo le vicende della vita dell’artista olandese, non solo attraverso mostre di successo, ma interessandosi anche a scritti, film, spettacoli teatrali e collezioni conservate nei musei di mezzo mondo; ha studiato e “vissuto” i luoghi della sua esistenza, rivisto dichiarazioni dirette, esplorato a più non posso tutto il suo mondo, interiore ed esteriore.

Da questa immedesimazione totale è nata “Van Gogh, i colori della vita”, che promette ai suoi visitatori un’esperienza unica e si preannuncia come qualcosa di molto più profondo ed introspettivo di una semplice mostra.

Per l’occasione, ci sono da segnalare almeno un paio di “prestiti eccezionali“.

Il primo è quello della Galleria Nazionale di Roma, che concederà la presenza della “Arlesiana” che, come molti ricorderanno, insieme a “Il giardiniere” e a una tela di Paul Cézanne, fu protagonista di un episodio di cronaca nera che rimbalzò sui quotidiani di tutto il mondo. Le tre opere, infatti, furono rubate nella notte tra il 19 e il 20 Maggio del 1998: 46 giorni dopo furono ritrovate sul mercato clandestino e, assicurati i ladri alla giustizia, vennero riportate “a casa”.

L’iconico “Autoritratto con cappello di feltro grigio“, invece, sarà concesso direttamente dal Van Gogh Museum di Amsterdam, con grande soddisfazione e orgoglio di Goldin.

E c’è ancora di più.

Accanto alle ben 78 opere di Van Gogh, infatti, saranno esposte anche alcune stampe di Hiroshige, l’indimenticato incisore e pittore giapponese della prima metà del XIX secolo che gli fu di grande d’ispirazione. Un connubio che si proporrà come una sorta di “viaggio esperienziale” tra i due e che sarà testimonianza diretta dell’influenza della maestria nipponica tra le pennellate di fioriture e primavere che conosciamo così bene.

Arte che richiama arte

Questa straordinaria mostra, che mira a ricostruire la vita ed il tempo di Van Gogh attraverso le sue opere, è vista anche come il completamento del libro che lo stesso Goldin sta ultimando: “Vita di Van Gogh attraverso le lettere“, edito da “La nave di Teseo”.

Prenotazioni e sicurezza

La normativa sul distanziamento comporta un drastico contenimento degli accessi: per garantire massima sicurezza, si prevede un pubblico che, numericamente, sarà circa un quarto di quello pre-covid.

È, perciò, fortemente consigliata la prenotazione a mezzo di prevendita che potrà essere completata sin dal primo Settembre.

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