“Van Gogh. Sei quadri, sei storie”: appuntamento live fra le sale della mostra di Padova

L’esplosivo autunno d’arte a cui l’Italia si era preparata è andato un po’ diversamente dal previsto: le chiusure imposte dalle normative anti-covid hanno sicuramente pesato sulle casse dei musei e sull’entusiasmo dei nostri concittadini, anche se non sono mancate le iniziative virtuali che, in tempi di pandemia, stanno spopolando.

Una “piega” che sta investendo tutto il mondo della cultura e che, a suo modo, sta riuscendo anche ad avvicinare tante persone ad eventi e proposte geograficamente dislocate, generando un altro tipo di intrattenimento e di turismo.

Sulla stessa scia si sta muovendo la bellissima mostra di Padova “Van Gogh, i colori della vita, inaugurata ad ottobre al Centro Culturale Altinate San Gaetano; una vernice che Venezie Channel non si è fatta scappare, intervistando in esclusiva il curatore, Marco Goldin, prima della chiusura massiva dei musei.

“Van Gogh. Sei quadri, sei storie”

L’appuntamento live è previsto proprio per stasera lunedì 18 gennaio, alle ore 21. Il curatore di questo viaggio tra le pennellate di Van Gogh sarà, infatti, in diretta dalle sale della mostra di Padova con una proposta molto speciale.

L’intento? Condividere emozioni, far rivivere la mostra e, soprattutto, non lasciare soli e al buio i meravigliosi capolavori riuniti al San Gaetano.

Tutti gli appassionati ed i curiosi potranno seguire l’evento semplicemente collegandosi sul sito o sulla pagina Facebook di Linea d’ombra (società che si occupa dell’organizzazione di mostre d’arte presieduta da Goldin), godendosi un racconto peculiare che si snocciolerà all’interno di una “serata molto ricercata – come l’ha definita lo stesso Goldin – anche dal punto di vista realizzativo, con varie telecamere dedicate e luci adeguate alla circostanza, di modo che la qualità della visione sia al più alto livello“.


Ho scelto sei quadri compresi nella mostra, accanto ai quali – ha continuato – parlerò, per raccontare altrettante storie su Van Gogh, la sua vita e la sua opera. I sei quadri sono il sulfureo e meraviglioso “Paesaggio al crepuscolo” dell’autunno 1885 a Nuenen, poche settimane prima di lasciare l’Olanda. Poi il celeberrimo “Autoritratto con cappello di feltro grigio” della fine del 1887 a Parigi, quindi “Il seminatore” del giugno 1888 ad Arles, in mezzo agli assolati campi di grano. Sempre del periodo di Arles, e sempre del 1888, “Il postino Joseph Roulin” mi darà modo di raccontare la storia di una straordinaria amicizia. Del tempo trascorso da Van Gogh nella casa di cura di Saint-Paul-de-Mausole ho scelto il mio quadro preferito dell’intera mostra, il “Paesaggio a Saint-Rémy” del giugno 1889, che è una sinfonia di vento e natura. Infine, a chiudere questa strepitosa galleria, il “Covone sotto un cielo nuvoloso”, uno degli ultimissimi dipinti di Van Gogh, realizzato a Auvers prima della fine di luglio del 1890“.


Voglio tenere accesa una fiammella – ha sottolineato Goldin –. Il proseguire delle chiusure delle mostre, dall’inizio di novembre, per ulteriori, altre settimane, ci getta ovviamente nello sconforto e, non lo nascondo, in una situazione economica che per Linea d’ombra si va facendo complicatissima. Però voglio continuare a parlare di pittura, a raccontarla, a scriverne, e lo farò fin quando sarà possibile. Ed è per questo che ho deciso di offrire a tutti un nuovo segno di bellezza e desidero farlo dalle sale della mostra meravigliosa “Van Gogh. I colori della vita”, aperta nel Centro San Gaetano a Padova per sole tre settimane a ottobre e poi chiusa per le conseguenze dell’emergenza sanitaria. È un vero dolore per me attraversare le sale vuote da settimane e settimane quando con i restauratori andiamo a controllare lo stato di conservazione dei dipinti e dei disegni. È, quella solitudine dei capolavori, il segno tangibile quant’altri mai del tempo disastroso che stiamo vivendo“.

Insomma, mancare a questo appuntamento sarebbe quasi un delitto!

Ci ritroviamo stasera, quindi, online tra i colori, la vita e l’intero mondo interiore ed esteriore di Van Gogh.

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