Clima: una soluzione per il futuro al Durello and Friend 2019.

 

Innovazione tecnologica per proteggere l’ambiente dai disastri del clima. E’ la soluzione per il futuro del progetto Soilution System, presentato alla stampa, durante il press tour del Durello and Friends 2019, alla Gran Guardia di Verona.

Molti i partner promotori del progetto come il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello, il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, l’Università di Padova Dipartimento Tesaf, e aziende agricole, con la Coffele Alberto come capofila.

A condurre la presentazione il Prof. Paolo Tarolli, docente di Idraulica Agraria presso l’Università di Padova e coordinatore scientifico del progetto.

Il caos del clima

Il clima sta inesorabilmente cambiando. Sempre più spesso, ondate di calore rovente si alterneranno a piogge intense e localizzate. Le conseguenze per l’ambiente saranno più evidenti nel nord Italia. Ed in particolare, nelle regioni collinari e di montagna. Qui l’urbanizzazione diffusa ed il territorio già geologicamente predisposto ad alluvioni e frane, aumenteranno il rischio di dissesto del terreno.

L’innovazione Soilution System per l’ambiente

Il progetto Soilution System mira ad affrontare queste problematiche nelle zone del Veronese. Zone a rischio idro-geologico per via delle coltivazioni della vite a terrazza, così importante per l’economia locale e indiscutibile patrimonio storico e culturale.

Il sistema prevede l’utilizzo di strumenti di rilievo topografico innovativi, strumenti per l’analisi dettagliata dell’erosione, mezzi meccanici di nuova concezione per minimizzarne l’impatto in aree a forte pendenza, tecniche innovative ed economiche per consolidare le aree terrazzate e conservarne le biodiversità.

Come funziona

Inizialmente la zona prescelta viene sorvolata e fotografata, con droni dotati di laser scanner. Ogni sequenza di foto prodotte, viene elaborata da un software fino ad ottenere una “nuvola di puntini” che ricostruisce nel dettaglio la superficie della zona. Inoltre incrociando la ricostruzione in 3D del paesaggio effettuata con tale metodo, con i dati ambientali forniti dal Ministero e con i riscontri fatti in campo, si può tracciare una mappa geo-referenziata ad alta definizione del vigneto analizzato. Si individuano così i punti di criticità del deflusso delle acque nel susseguirsi delle stagioni, simulando anche la loro capacità di infiltrazione e i conseguenti possibili rischi sul terreno stesso, sia in fase di progettazione che di manutenzione del vigneto.

L’agricoltore potrà così conoscere con precisione il proprio terreno, e valutare le opere idrauliche necessarie a migliorarlo e preservarlo.

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