Treviso: la storia di Fiorenzo Caspon, l’uomo che pianta alberi

Il cinema ci ha abituato a pensare ai supereroi come personalità eccentriche, vestite di tute e avvolte in pesanti e lunghi mantelli, la cui identità si nasconde dietro una maschera, nell’oscurità della notte o nell’immensità del cielo.

Eppure ci sono supereroi che ci camminano accanto ogni giorno, che condividono con noi la fermata alla metro o che, magari, ci servono un piatto al ristorante; insospettabili, ma non nel senso in cui i fumetti ed i film-evento ci hanno tramandato. Persone comuni, eppure speciali, che vivono alla luce del giorno in una dimensione etica e personale molto diversa da quella degli altri. Quelli che qualcuno definisce “matti”, “strani”, “outsider”, e che di queste etichette se ne fanno ben poco perché hanno altro a cui pensare quando aprono gli occhi al mattino.

Fiorenzo Caspon è uno di loro.

Fiorenzo, una vita dedicata alla natura

Ha un viso “morbido”, Fiorenzo, dove soffici rughe segnano una specie di mappa, proprio come i rivoli che nutrono e dissetano gli alberi nei suoi terreni.

Chissà quante volte lo avrete incontrato per le vie di Treviso senza nemmeno farci caso: sempre ben vestito, anche quando va a lavorare la terra, con il cappello che lo protegge dalle temperature più rigide e dall’umidità e un’espressione che sicuramente ha qualcosa di gentile, ma anche di fermo, di determinato. Estremamente penetrante.

Fiorenzo è stato protagonista della prima puntata della nuova stagione di “Che ci faccio qui“, la trasmissione in onda su Rai 3 condotta dal tocco delicato e sensibile di Domenico Iannacone. Classe 1955 e imprenditore con un’attività a Fanzolo leader nella lavorazione di lana d’acciaio di alta qualità, ha comprato via via un numero di terreni incredibile – di cui lui stesso dice di averne perso il conto – e si dedica a salvare gli alberi da imminenti abbattimenti, comprandoli (anche a cifre parecchio salate) e piantandoli nelle sue proprietà.

Non c’è tornaconto, se non la sensazione di benessere che prova ad ogni vita salvata, perché a quei fantastici platani, che ormai formano dei veri e propri viali in mezzo alla natura, spesso accompagna anche delle lepri e dei volatili che salva da morte certa e libera nel suo paradiso personale. Ogni animale gli costa dai 20 ai 50 euro, ogni albero anche 3-4mila euro, ma lui dice che non c’è prezzo per una vita da salvare; che quelle cortecce, quegli occhietti vispi lui li sente nello stomaco.

E pian piano sta realizzando il suo sogno di ricreare piccole oasi naturalistiche nelle campagne piatte del trevigiano: negli ultimi dieci anni ha piantato oltre 5000 alberi ad alto fusto, letteralmente strappando campi all’agricoltura intensiva e aiutando il paesaggio a tornare com’era un tempo.

Ma non è la prima volta che il nome di Fiorenzo Caspon sale alla ribalta: nel 2017, infatti, come riportato da La Tribuna di Treviso, si era offerto di salvare – tutto a spese sue – il bagolaro di Casa Bergamo, un maestoso albero che, con la sua chioma, si protendeva su via Guido Bergamo e che per diverso tempo si è pensato fosse destinato a diventare legna da ardere.

Altrimenti cosa lasciamo ai nostri figli? Il deserto lunare?“, aveva commentato.

La puntata trasmessa su Rai 3

Viviamo tempi in cui il contatto umano è bandito e anche uscire di casa o viaggiare per incontrare i nostri supereroi preferiti è quasi impossibile: ma, se vi va di passare una mezz’oretta con Fiorenzo Caspon, ecco la puntata andata in onda lunedì 22 Marzo.

Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l’idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio d’errore, di fronte a una personalità indimenticabile.

L’uomo che piantava gli alberi, di Jean Giono

E, visto che ci troviamo all’interno dello spazio che, di solito, dedichiamo al cinema, proseguite il viaggio con Iannacone nelle sale dello storico Azzurro Scipioni, il cinema d’autore di Silvano Agosti che, purtroppo, ha chiuso per sempre i battenti lo scorso 28 Febbraio.

Storie di uomini di cui abbiamo bisogno, che infondono fiducia e riescono a far riconciliare con la speranza anche i più cinici. Persino in tempi di pandemia.

10 thoughts on “Treviso: la storia di Fiorenzo Caspon, l’uomo che pianta alberi
  1. Fiorenzo è un grande ! Son felicissima aver visto qst trasmissione sulla 3!con Iannacone ho tanto da dire in proposito però ora vorrei contattarlo perché abbiamo un albero da spostare e qui lo vogliono abbattere ???ma we sanissimo!! Aiuto Fiorenzo!!

  2. Anch’io nel mio piccolo terreno faccio orto ho olivi piante da frutta e adesso o messo giù vicino un castagno 2 marronari. Speriamo in bene .speriamo di riuscire a vedere i marroni perché adesso mi e ritornato l’alieno .pero sempre avanti .speriamo quello che fai con piante animali natura il verde,sia una partenza x altri imprenditori. vedono solo Dio denaro.sei una bella persona .buona serata.

  3. Sig. Caspon scusi sono a Padova e qui davanti a me tagliano alberi, ero fuori città e sono dispiaciuta al massimo. Sto cercando un posto per seguire le sue orme un campetto un luogo x continuare a sperare mi può contattare x favore? La prego

  4. ANCHE IO HO VISTO IL REPORT SU RAI 3, E’ STATO PIACEVOLE ED INCORAGGIANTE.
    HO LA STESSA ETA’ DI FIORENZO E DA SEMPRE PIANTO ALBERI NELLA MIA PICCOLA PROPRIETA’ COSTITUITA DA 4 ETTARI IN MEZZO AL TRIANGOLO DELLE 2QUOTE LATTE” E DELLE COLTURE INTENSIVE CHE HANNO DISTRUTTO IL PAESAGGIO DEI “PRATI STABILI” NELLA ZONA DELLE RISORGIVE AI CONFINI TRA LA PROVINCIA DI VICENZA E PADOVA.
    SONO SEMPRE ANDATO CONTRO TUTTO E TUTTI MA SONO RIUSCITO A COSTRUIRE SIEPI E PIANTARE IL CLINTO COME FIORENZO, QUI PURTROPPO SONO CONFINANTE CON I CONTADINI CHE NON SONO PIU’ I DEPOSITARI DEI SEGRETI DELLA NATURA MA L’HANNO DISTRUTTA TAGLIANDO TUTTO E SPARGENDO LIQUAMI INQUINANTI.
    IO SONO STANCO E CERCO QUALCUNO CHE ABBIA VOGLIA O PASSIONE DI NATURA PER DARMI UNA MANO.
    CONTATTATEMI PURE VIA MAIL
    milan@overlandgroup.it

  5. Pensavo di essere solo e invece ce ne sono di persone che amano gli alberi. Nel mio piccolo è da vent’anni che faccio come il Sig. Fiorenzo, e quando ho visto la trasmissione su Rai 3, del grande Iannacone, mi sono commosso. Si potrebbe tentare di creare un gruppo per unire le forze, magari con l’onore che ne facesse parte anche il Sig. Caspon. Cosa ne pensate ?
    La mia mail è
    studio.benetti@tiscalinet.it

  6. Come già anticipato Forenzo, stare in mezzo gli alberi fa bene al nostro spirito. Per questo l’amore verso essa dovrebbe essere presente nel cuore di tutti, imparando a rispettarla e a trattarla come merita. Circondato solo dalla natura, l’uomo sembra tornare alle origini e scopre lati inediti di se stesso, oltre a ritrovare quella calma interiore e quel suo istinto primordiale che vengono troppo spesso repressi.
    In ogni passeggiata nella natura in mezzo gli alberi, prati…l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca.
    Grazie tanto a Fiorenzo ?
    Saluti Matilde

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