L’Italia è sempre più enosolidale.
Solo qualche mese fa annunciavamo il progetto Alba Vitæ targato AIS Veneto dedicato alla chirurgia pediatrica.
Oggi, invece, vi portiamo nel mondo della cantina “Le Manzane”, storica realtà del trevigiano (San Pietro di Feletto) che, da generazioni, tramanda la sua tradizione e che, ad oggi, raggiunge con la sua produzione ben 34 Paesi.
Il wine per combattere il Covid-19
In un momento storico così tragicamente segnato dalla pandemia e da tutte le sue conseguenze, dirette ed indirette, tutti noi possiamo dare il nostro contributo alla lotta al Covid-19.
“Le Manzane” ha deciso di farlo attraverso una consistente donazione ai reparti dedicati degli ospedali di Treviso: un aiuto che sa anche di amore e di rispetto per il territorio e per la propria gente, interpretando appieno i cardini stessi intorno ai quali la società agricola muove da sempre i suoi passi.
Lo scorso 10 Marzo, infatti, la cantina ha consegnato al direttore generale dell’ULLS2, Francesco Benazzi, un assegno di 10.184,80 euro, frutto della 9ª edizione della Vendemmia Solidale – Festa e Beneficenza nella Terra del Prosecco Superiore che si è tenuta l’11 Settembre alla tenuta di San Pietro di Feletto. Un gesto importante, che si inserisce in un contesto di piena compartecipazione e solidarietà: valori fondamentali, oggi più che mai.
“All’azienda Le Manzane va il nostro più sentito ringraziamento per questo gesto di solidarietà e generosità – ha commentato Benazzi –. Il supporto del territorio è stato ed è particolarmente importante per far fronte alla pandemia in corso“.
“Quest’anno – hanno dichiarato i titolari de “Le Manzane”, Ernesto Balbinot e Silvana Ceschin – ci siamo sentiti in dovere, ma anche onorati, di contribuire alle iniziative di sanità pubblica per fronteggiare l’emergenza Coronavirus avviata in loco dall’Associazione Per Mio Figlio Onlus“.
“Fino ad oggi con la nostra raccolta fondi – hanno spiegato Silvana Agostini e Giordano Giordani della Associazione “Per Mio Figlio” – abbiamo raccolto 5 milioni di euro che sono stati utilizzati soprattutto per l’acquisto di ventilatori e mascherine“.
La vendemmia che “fa bene”
Quest’anno, per la prima volta, l’evento benefico di Settembre è stato organizzato a porte chiuse e in forma ridotta: ma la famiglia Balbinot non si è fatta intimorire dalle restrizioni anti-Covid, anzi. Ha reagito unendo le forze e chiamando a raccolta gli sponsor (Antenna Tre, Arti Grafiche Conegliano, Banca Prealpi SanBiagio, Battistella Capsule, Dersut Caffe’, Foto Francesco Galifi, Generalvetri, Icas, Ideeuropee, Ristorante Relais Ca’ del Poggio, Rotas, Savno Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale, S. Bernardo Tappi Spumante e S’Paul n’ Co. Design. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e dai Comuni di San Pietro di Feletto, Conegliano e Valdobbiadene con il sostegno del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, dell’associazione di promozione sociale XI di “Marca” e del Club n° 40 Frecce Tricolori Conegliano), i partner e i volontari, in modo da proseguire, come sempre, con l’appuntamento stagionale dedicato ai “grappoli solidali“. Tra i presenti anche Sammy Basso, fondatore della Associazione Italiana Progeria che porta il suo nome, e l’atleta paralimpica Giusy Versace.
Sono stati acini dorati molto speciali, insomma, quelli raccolti e, da lì, sono state ricavate ben 9.300 bottiglie di Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Extra Dry che, in poche settimane, sono andate interamente vendute per la causa benefica.
“Speriamo che questo piccolo gesto possa essere di beneficio per la nostra comunità. È anche il nostro modo per dire grazie al personale sanitario per la straordinaria dedizione dimostrata in questa situazione così difficile” – hanno dichiarato da Le Manzane.