Carlo Frisi e l’arte di imitare

C’era una volta la televisione, quella dello spettacolo garbato, dei presentatori e delle conduttrici che hanno fatto la storia della tv.

Erano i favolosi anni di Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Raffaella Carrà. Erano gli anni in cui la televisione entrava nelle case degli italiani con forme di spettacolo divertenti e leggere pensate per far divertire con educazione e sono gli anni in cui inizia a prendere piede l’arte dell’imitazione.

Arte che richiede predisposizione, studio, tecnica, trasformazione e simpatia. Nel nostro Paese proprio intorno agli anni ’90 ci sono molti imitatori, la Rai pensa così ad un format tv nel quale gli imitatori provenienti da tutta Italia a suon di battute, di voci che cambiano, di corpi che si trasformano si sfidano per il trofeo. Era il 1990, il programma si chiamava  “Stasera mi butto” e il vincitore era un giovanissimo Carlo Frisi.

Faccia simpatica, romagnolo di Rimini, bravura e già con alle spalle delle importanti esperienze e prove da attore iniziate nel 1984 quando Maurizio Costanzo lo sceglie come ospite alla prima edizione di “Buona Domenica su Canale 5.

L’anno dopo a seguito di un provino in Rai per Pippo Baudo e Pierfrancesco Pingitore, partecipa a “Fantastico 6” su Rai 1, dove propone per la prima volta l’imitazione di Sandra Milo.

Nel 1986 è ospite nella trasmissione “Serata d’Onore” su Rai 1 e sempre nello stesso anno è chiamato a partecipare a tutte le puntate di “Fantastico 7”, per la regia di Gino Landiproprio qui nascono i personaggi di Raimondo Vianello, Aldo Biscardi, Vasco Rossi, Enrzo Bearzot.

Sempre più personaggi prendono vita: Carlo Frisi è Josè Luis Moreno, Rockfeller, Francesco Guccini, Bruno Vespa, Azeglio Vicini, Marisa Laurito, Luciano Rispoli, Franco Califano,  Toto Cutugno, Teresa De Sio, Corrado, Al Bano e Romina e Aldo Biscardi.  

Una carriera fatta di grandi incontri lavorativi quella del comico romagnolo che nella stagione 1990/91 è a fianco di Raffaella Carrà su Rai 2 con “Ricomincio da Due”. E poi ancora altri nomi dello spettacolo come Toto Cutugno e Michele Mirabella. Gigi Sabani e Giancarlo Magalli. Carlo Frisi diventa per gli italiani l’imitatore che imita ma che a sua volta viene imitato.

Il ragazzo di Rimini insomma convince il pubblico a casa ed è apprezzato dai grandi della tv. Il suo sorriso, il suo modo cortese, la tecnica, la professionalità di Carlo Frisi e la sua bravura sono ormai sotto gli occhi di tutti, stampa compresa.

La sua lunga carrera continua e il suo lavoro da imitatore tiene il passo con la politica, l’attualità e la tv stessa che sta cambiando. Sono nuovi personaggi che interessano e che lui studia per farli suoi in quello spettacolo che Pierfrancesco Pingitore confeziona per la tv e per il teatro. Avanspettacolo nel quale con attori come Leo Gullotta, Oreste Lionello, Carlo Frisi regala al pubblico una satira politica e sociale intrisa di comicità e bellezza. Sono gli anni del cambiamento poltico italiano e Carlo Frisi è in scena nei panni dei suoi personaggi più popolari: Giancarlo Fini, Casini, Rutelli, Vianello. Non mancano le imitazioi femminili come Amanda Lear e Milly Carlucci. Sono gli anni del “Bagaglino.

Una figura accompagna però da sempre le imitazioni di Carlo Frisi, quella del Santo Padre.

L’intervista

Oggi che la scena politica, televisiva e sociale è cambiata, in questo momento di grande paura e di incertezza, incontro con molto piacere il grande imitatore. 


Carlo, iniziamo subito da ciò che lei è: un imitatore. Come nasce un imitatore?

Nasce da molto lontano, 48 anni fa avevo 6 anni e imitavo i vicini di casa, è stata una passione che mi ha trasmesso Alighiero Noschese che vedevo in Tv,  poi i professori a scuola, fino ai personaggi famosi, far ridere mi riempie sempre di gioia.


Lei ha una carriera lunga e piena di collaborazioni e format Tv che hanno segnato la storia del costume italiano, solo per citarne alcuni: “Parola mia” di Luciano Rispoli su Rai, il “Processo del lunedì” con Aldo Biscardi su Rai 3, il “G.B Show” con Gino Bramieri su Rai 1 e “La giostra” con Enrica Bonaccorti su Canale 5. Come ha vissuto quel periodo così intenso?

L’ho vissuto con grande entusiasmo e professionalità, felice di essere stato protagonista in spettacoli di grande successo.


E oggi le manca quel tipo di televisione?

Mi manca molto, mi piacerebbe avere la possibilità di tornare presto con un nuovo programma o magari con una fiction, proprio come attore anche drammatico.


A quale personaggio che ha imitato è più affezionato?

Aldo Biscardi, mi ha dato molte soddisfazioni e lui è sempre stato meraviglioso con me.


Come sceglie i suoi personaggi?

Quello dipende dal momento, dalla loro popolarità e da quello che di comico possono dare, ho sempre cercato di far dire ai miei personaggi cose che loro non direbbero mai.


Da ormai un anno siamo prigionieri di una pandemia e il mondo dello spettacolo, il cinema, i teatri stanno pagando il prezzo più alto, lei pensa torneremo nelle sale cinematografiche e in teatro?


Vorrei essere positivo, ma non ci riesco, purtroppo ora che avranno vaccinato tutti passerà un altro anno, il mondo non sarà più lo stesso quando ripartiremo, spero che la gente ritrovi quel sorriso che adesso non c’è.

Chi è Carlo Frisi quando non è nessuno dei suoi personaggi?

Ricerco me stesso… ah ah ah! É un uomo come tutti, con la sua bella famiglia e un papà presente con i 2 figli. 


Cosa si augura per il futuro?

Mi auguro che il mondo dello spettacolo possa ritornare a lavorare e ad essere riconosciuto come un mestiere e non solo come divertimento e una classe politica meno litigiosa e più lungimirante.

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