Il Cupolino della Genesi in San Marco: si cerca quello che si trova

Nell’atrio ovest della Basilica di San Marco esiste una meravigliosa e dolce cupola, nota come il “cupolino”, che risale all’epoca dei mosaicisti del secondo e terzo decennio del Duecento, ben un secolo prima la venuta di Giotto.

Questa cupola è interessante poiché le immagini sono ispirate alle miniature dalla Bibbia Cotton, cioè un manoscritto della fine del V secondo dopo Cristo, che ebbe origine in Alessandria d’Egitto, evidente dunque l’elegantissimo influsso esotico. Tali decorazioni sono ripartite in una geometria dal tenore sacro: tre fasce concentriche suddivise in ventisei riquadri, ogni riquadro è caratterizzato da titoli in caratteri epigrafici e ripartito in serie di cinque, otto, tredici fasce che si dipanano dal centro sino alla circonferenza.

Una geometria non casuale, ma divina, la cui analisi necessiterebbe di altre sedi e ampi spazi.

Il Cupolino della Genesi in San Marco: dettagli

Il Cupolino della Genesi della Basilica di San Marco


Le immagini seguono letteralmente i primi tre capitoli della Genesi, segnatamente:

  • 1) lo spirito di Dio aleggia sulle acque;
  • 2) la separazione della Luce dalle tenebre;
  • 3) la creazione del firmamento;
  • 4) la separazione della terra dalla acque;
  • 5) la creazione delle piante;
  • 6) la creazione del sole e della luna;
  • 7) e 8) la creazione degli uccelli e dei pesci;
  • 9) la creazione degli animali terrestri;
  • 10) la creazione dell’uomo;
  • 11) la benedizione del settimo giorno;
  • 12) l’infusione dell’anima in Adamo;
  • 13) Dio fa entrare Adamo nel paradiso terrestre;
  • 14) Adamo dà il nome agli animali ;
  • 15) la creazione di Eva;
  • 16) Dio presenta Eva ad Adamo;
  • 17) la tentazione di Eva;
  • 18) Eva coglie il frutto e lo porge ad Adamo;
  • 19) Adamo ed Eva si coprono con le foglie ;
  • 20) Adamo ed Eva si nascondono alla presenza di Dio;
  • 21) la negazione della colpa;
  • 22) la punizione di Adamo e la maledizione del serpente;
  • 23) la vestizione di Adamo ed Eva;
  • 24) la cacciata dal paradiso terrestre e la condanna alla fatica.

Preme sottolineare che dal cupolino è stato escluso il racconto della storia di Caino e Abele, a cui è stato dedicato uno spazio apposito (sei scene tra la lunetta della cappella Zen e sopra il portone di San Clemente).

Dopo questa opportuna disamina tecnica, occorre riempire l’analisi di luce emotiva, che sappia entusiasmare gli occhi e non soltanto indirizzarli.

Il Cupolino della Genesi in San Marco: analisi emotiva

Dal momento che in principio fu il Lògos, ritengo necessario se non essenziale chiarirne il concetto.

Essendo erroneo, poiché riduttivo, classificarlo come Ragione.

Lògos va inteso, in senso gnostico così lo si intende, come Intelletto che è altro rispetto alla Ragione, mentre la ragione appartiene all’essere uomo, il Lògos, essendo emanazione divina, è scintilla divina che richiama in sé una dote immaginativa dell’uomo cioè l’intuito. La più alta forma di conoscenza.

La più alta forma di conoscenza pertanto non è la fredda ragione ma il caldo intuito, di cui siamo stati illuminati e ogni giorno veniamo scaldati.

La Genesi ed il dolce cupolino di San Marco sono degli attenti suggerimenti a non dimenticarci che veniamo dalla Luce del Lògos e che solo a quella Luce dobbiamo affidarci.

Vi lascio con un piccolo indizio che sia come rinnovata Genesi in questa settimana ventura: si cerca quello che si trova, non il contrario.

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