Il Monte Duello di Giannitessari tra passato, presente e futuro

Il Monte Duello non è solo il nome di un rilievo veneto che compare lungo il profilo della provincia veronese, ribalzato tra le cronache per i suoi famosissimi giacimenti fossiliferi, ma anche il vino che, secondo Giannitessari, racconta meglio il rapporto tra terroir ed enologo.

Un passito di durella dall’aroma complesso, intenso e dolce al palato, che lascia spazio a un finale persistente e inatteso grazie a una freschezza decisa. Un prodotto che guarda al passato per raccontare il presente dell’azienda.

La storia del Monte Duello

Nella famiglia Tessari, la tradizione vinicola è un valore che si è tramandato di padre in figlio, senza saltare nemmeno una generazione.

Il Monte Duello (Veneto Bianco Passito IGT) è nato grazie ad un’attenta selezione delle uve, ad un metodo artigianale che ha saputo rinnovarsi senza rinunciare alla sua essenza più antica, ispirato da un vino dolce prodotto storicamente nel paese di Brognoligo, frazione di Monteforte d’Alpone.

Gianni Tessari è nato e cresciuto proprio lì, muovendo i primi passi nella produzione del vino a partire dal metodo tramandato dal padre, Fulvio. Si è, poi, spostato a Roncà, dove ha deciso di valorizzare ben tre terroir: DOC Soave, Monti Lessini e Colli Berici, diversi eppure complementari. Una vera e propria sfida.

Il Monte Duello è forse il vino più legato alle mie origini – ha spiegato il Tessari –. La mia storia di viticoltore inizia nei vigneti di famiglia di Brognoligo. La passione e la voglia di raggiungere nuovi traguardi mi ha portato a esplorare nuovi territori, nuove tecniche e varietà, ma il legame con le origini resta forte. Ne è un esempio il logo dell’azienda, dove è rappresentato il disegno stilizzato della chiesa e del campanile del borgo dove sono nato“.

Ma come si sviluppa una bottiglia di Monte Duello?

Dopo l’appassimento delle uve in fruttaio, l’affinamento avviene in tini di rovere francese senza protezione dall’ossidazione: una scelta anticonformista, per certi versi, ma che si ispira proprio al tradizionale vino dolce di Brognoligo. Ed è proprio grazie a questo procedimento che questa etichetta può sfoggiare un aroma così intenso e complesso, dolce ma con un finale molto particolare che si innesta sulla decisa freschezza tipica dell’uva durella.

Limited edition

Le peculiarità di questo vino rappresentano il suo punto di forza.
Sono soltanto duemila, infatti, le bottiglie di Monte Duello prodotte, ciascuna da 500 ml: è possibile trovarle esclusivamente in enoteca, ad prezzo base di circa 26 euro.

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