Progetto Risorsa: la green vision del Merlara DOC

Il nuovo millennio ci sta ponendo dinanzi ad una serie di problematiche e domande che abbiamo il compito di risolvere nel minor tempo possibile. E non parliamo (solo) della pandemia da Coronavirus.

Come la mettiamo, ad esempio, con la sostenibilità e gli obiettivi europei che ci spingono a comportarci in maniera sempre più responsabile – come individui e come aziende – nei riguardi del pianeta che ci ospita?

È sulla linea di queste nuove posizioni più ecologiche che è nato il Progetto Risorsa del Merlara DOC.

Obiettivi

In medio stat virtus, dicevano i latini, e la sfida è proprio quella di riuscire a trovare il giusto punto di equilibrio tra produttività, redditività e sostenibilità.

Vigne, suolo, clima e acqua sono i protagonisti di questo progetto che, in sostanza, prevede l’installazione di alcune centraline che ricoprano la funzione di raccolta dati; lo scopo? Riuscire ad impostare alla radice una difesa fitosanitaria che parta direttamente dalla gestione delle risorse idriche:

  • ottimizzando l’automazione degli impianti irrigui;
  • razionalizzando gli interventi;
  • distribuendo in maniera mirata i nutrienti lungo le coltivazioni.

“Risorsa”, infatti, viene inteso come acronimo di “Rete Innovativa per la Sostenibilità Rurale e Sensibile alla salute e nutrizione del vigneto“; l’niziativa è stata messa in atto dal Consorzio Tutela vino DOC Merlara in collaborazione con Cantina Colli Euganei, Horta srl, Conselve vigneti e cantine società cooperativa agricola e il Consorzio padovano per la difesa.

Come funziona

La rete di monitoraggio, quindi, mira a rilevare:

  • i diversi aspetti dei vigneti e dei sistemi d’irrigazione;
  • le condizioni climatiche e di umidità del terreno;
  • i parametri fisici della pianta e della soluzione circolante.

Tutto è partito nel 2019 con una prima fase sperimentale che ha visto l’installazione di diverse centraline meteo su circa 8 aziende socie delle Cantine: questi apparecchi sono in grado di raccogliere una moltitudine di parametri utilissimi, dalla temperatura all’umidità relativa, passando per la pluviometria, la velocità del vento e i valori di ETP (evapotraspirazione potenziale). Dal canto loro, invece, dei sensori di umidità del suolo hanno cominciato a lavorare per studiare i movimenti dell’acqua e determinare la quantità assorbibile dal terreno.

Tutti questi dati sono stati, poi, analizzati ed elaborati in funzione di un aumento qualitativo della produzione riducendo, al contempo, al minimo lo sforzo economico ed energetico.

Un’impostazione all’avanguardia che ha permesso di creare un’accurata fotografia del territorio, con tutte le sue specifiche e straordinarie variazioni, inquadrando perfettamente il clima della DOC Merlara e mettendo al suo servizio il supporto di vite.net® (fornito dalla società HORTA) per la viticoltura sostenibile.

Merlara DOC, oggi

Sono 885 gli ettari vitati del Merlara DOC, principalmente a Glera e Pinot Grigio, ma ricchi anche di varietà autoctone molto valorizzate, come il Marzemino e la Malvasia Istriana. Una denominazione che, proprio in questi mesi, compie 20 anni e che si propone di diventare modello di innovazione e sinergie tra operatori pubblici e privati.

RELATED ITEMS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend