
Per la famiglia Zorzettig essere vinaioli è una vocazione.
La storia del suo vino comincia oltre un secolo fa in un luogo ben preciso: le colline di Spessa di Cividale, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, dove terroir e microclima ricreano delle condizioni uniche per la viticoltura.
Oggi la tradizione viene portata avanti da Annalisa Zorzettig che, da dieci anni, è al timone dell’azienda restando fedele alle sue parole chiave preferite: natura, autenticità, evoluzione, qualità.
Il vigneto si estende per 115 ettari, la produzione annua è di 800mila bottiglie e l’export è del 50%, con una presenza storica in Austria e Germania e una penetrazione crescente in Asia, USA, Australia e Nord Europa.
La linea Myò
La selezione Myò è nata dalla passione per i valori autentici, dal desiderio di realizzare un sogno.
Myò è la cultura locale da proteggere, un concept che si fa vettore delle radici che accomunano i friulani, portandole sulle tavole di tutto il mondo. È la traduzione in vino della ricchezza irripetibile e della semplicità della terra di quel piccolo angolo di mondo.
La linea si compone di 8 bottiglie:
- Sauvignon – giallo brillante con riflessi verdognoli, sapore fruttato con toni tropicali;
- Ribolla gialla – giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, finale lungo e piacevole, tipica nota acida e profumi e sapori che ricordano la camomilla, i fiori d’acacia e la frutta fresca;
- Malvasia – giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, retrogusto ricco, note fruttate (mature) e floreali;
- Pignolo – rosso amarena intenso, note di frutti rossi e leggeri sentori tostati grazie alla maturazione in barrique;
- Schioppettino – rosso carico con sfumature granate, intenso profumo balsamico e speziato con ricordo di frutti rossi;
- Refosco dal peduncolo rosso – rosso rubino con sfumature violacee, è un concentrato di frutti rossi, amarena e mora di rovo;
- Friulano – giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, profumo agrumato e contaminato da note di liquirizia;
- Pinot bianco – giallo paglierino con riflessi verdognoli, morbido ma deciso, con un sapore che ricorda la mela Golden, note di frutta bianca e crosta di pane e un profumo intenso.
I fiori di Leonie
A questa selezione si è aggiunta una nuova proposta: “I fiori di Leonie“, bottiglia dedicata alla nipotina della padrona di casa.
“Un vino schietto, sapido, pulito, fresco e sincero come la forza della natura, la purezza e la vitalità di Leonie che è il futuro, il futuro sostenibile. La bottiglia è in linea con le iniziative e l’attenzione crescente che la Cantina riserva all’ambiente. – ha riferito Annalisa Zorzettig – Non produciamo semplicemente vino ma creiamo un patrimonio culturale e di valori da tramandare alle generazioni che verranno, con grande senso di responsabilità, a partire dalle scelte in vigna“.
Un prodotto nato da una voglia di cambiamento che, nel 2018, è culminata nella scelta di presentare i bianchi dopo un affinamento prolungato da uno a due anni: per gustare il nuovo uvaggio, insomma, si dovrà attendere il 2021, ma ne varrà sicuramente la pena.