Il cozonac, il dolce della Pasqua Ortodossa

Il cozonac è il dolce tipico della Pasqua nei paesi ortodossi, che quest’anno sarà il 19 aprile.

E’ simile a un pane dolce, con diverse farciture. Viene lavorato a lungo con le mani, arrotolato o intrecciato assieme al ripieno e cotto in stampi da plum cake.

È un dolce fatto con ingredienti semplici ma richiede un pizzico di cura in più nella preparazione. Un trucco per un ottimo cozonac? Togliete gli ingredienti dal frigo qualche ora prima e mantenete la temperatura costante durante la preparazione, la lievitazione e la cottura. Se possibile evitate anche di aprire finestre o porte, potrebbero provocare correnti d’aria.

Il Cozonac di Aurora

Scopriamo la ricetta del cozonac della nostra Aurora della Pasticceria Le Delizie di Aurora, a Montagnana, in Via Cà Megliadino 26.

Vi ricordo che, in questo periodo, Aurora si sta dedicando anche alla consegna a domicilio dei suo ottimi prodotti, nel rispetto delle norme di igiene e di sicurezza previste contro il coronavirus.

Trovate le modalità di ordinazione consegna nella sua pagina Facebook. Potete scriverle su Messenger o scriverle al 327 3741 369 su Whatsapp o cellulare.

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L’impasto
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L’impasto farcito e steso negli stampi
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Le noci e la spennellatura

Gli ingredienti

Il cozonac un dolce tipico delle festività rumene, bulgare e albanesi, sia natalizie che pasquali. Si può trovare anche in Italia sotto forme diverse.

Per l‘impasto:

500 gr farina Manitoba, 180 gr latte, 100 gr burro, 150 gr uova, 8 gr lievito di birra,  80 gr lievito madre  vivo, 150 gr zucchero, buccia d’arancia a piacere, 1 pizzico di sale

Per il ripieno:

100 gr albume, 50 gr cioccolato fondente, 10 gr cacao, 200 gr zucchero, 100 gr uvetta, 100 gr farina di mandorle, 200 gr noci tostate

Per la cottura servono degli stampi da plumcake da 500 g

La preparazione

Far intiepidire il latte e unirlo delicatamente allo zucchero e al lievito di birra, lasciar riposare per 15 min.

Unire la manitoba e le uova, e impastare con cura.

Aggiungere il burro e il lievito madre, la buccia di arancia e il pizzico sale soltanto alla fine.

Lasciar lievitare per almeno 2 ore.

Riprendere l’impasto e procedere con la pirlatura per ottenere due pezzi da circa 200/250 gr.

Preparare la farcitura: si montano l’albume a neve con un pizzico di sale e poi si aggiunge lo zucchero. Aggiungere tutti gli altri ingredienti con delicatezza per amalgamarli bene.

Stendere l’impasto e spalmare il ripieno (più ripieno c’è e più sarà goloso!).

Lasciar lievitare per altre 3/4 ore ad una temperatura da 22° a 30° massimo.

Quando ha raggiunto i bordi dello stampo, spennellare la superfice con un tuorlo sbattuto con lo zucchero.

Infornare (meglio se in forno ventilato) con sonda per verificare quando il cuore raggiunge i 96°.

Ogni casa prepara la farcitura a proprio gusto: noci, semi di papavero (mac), uvetta, cacao, rahat (o lokum, dolce originario del Medio Oriente) un goccio di rum per aromatizzare… l’importante è sentire la fraganza e il profumo del cozonac caldo. Servirlo in tavola… e Buona Pasqua!

Nella pagina Facebook di Aurora trovate i suoi video per una preparazione guidata!

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Le raffigurazioni religiose
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Un momento della liturgia
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La benedizione

Scopriamo la Pasqua Ortodossa

Conoscere questa ricetta “straniera” ha mosso la mia curiosità. Perciò ora vi racconto qualcosa sulla tradizione di questi paesi.

Secondo il loro calendario giuliano, la Pasqua cade la prima domenica dopo la prima luna successiva all’equinozio di primavera.

La settimana precedente la festa, si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme durante le celebrazioni della Domenica dei Salici.

In Russia infatti questa è la stagione di fioritura dei salici. Le loro gemme sono appena spuntate e simboleggiano la ricorrenza. Inoltre ogni casa conserverà per tutto l’anno dei rametti benedetti di salice come protezione dalle malattie e per adornare le icone sacre.

Dopo la Domenica, inizia la settimana santa della Passione.

Il digiuno è molto rigido: si rinuncia alla carne, al latte e al pesce, ma anche all’olio vegetale.

Il mercoledì e il venerdì si ricordano il tradimento di Giuda e la crocifissione di Cristo: se possibile, la tradizione prevede digiuno assoluto.

Le celebrazioni della Settimana Santa

Il lunedì santo il Patriarca russo benedice il crisma, cioè una miscela particolare di oli profumati, resine e altre sostanze. La benedizione avviene nel monastero Donskoj di Mosca. Successivamente ogni parrocchia riceverà una parte del crisma da usare nei rituali del battesimo e della cresima, e per l’unzione degli infermi.

Il mercoledì santo è dedicato alla Passione di Signore, che verrà celebrata anche il giovedì santo. Gli ortodossi si riuniscono in chiesa per ricordare l’Ultima Cena e la Prima Eucarestia.

Il giovedì santo in chiesa vengono letti dodici passi del Vangelo che descrivono la passione di Cristo. In cucina invece si cuociono e dipingono le uova. Si preparano la Paskha (formaggio fresco denso, dolce e insaporito con spezie e frutta candita) in una particolare forma di legno e si infornano i kulich (dolce tradizionale a forma di panettone).

Il venerdì santo è dedicato alle liturgie in vari momenti della giornata. La mattina si leggono le Ore. Alle 14 inizia la “compieta santa”: la morte di Gesù e la sua Deposizione. Al centro della chiesa si espone un lenzuolo con la raffigurazione del Cristo morto. Alle 17 inizia la “piccola compieta” e finisce con la “sepoltura” del sudario portato all’altare.

Il sabato santo si commemora Gesù nel sepolcro. Nelle case fervono i preparativi: gli adulti imbandiscono le tavole; bambini e anziani vanno in chiesa a benedire i kulich, le Pashka e le uova decorate il giovedì.

A mezzanotte i fedeli riuniti accendono ognuno il proprio cero e seguono la croce portata in processione. Le campane suonano a festa e tutti si abbracciano tre volte. La liturgia pasquale dura fino all’alba.

La mattina del giorno di Pasqua le famiglie si recano sulla tomba di un parente.

Durante i quaranta giorni successivi alla Pasqua, si usa salutare con “Cristo è risorto” e ricambiare con “Veramente è risorto”.

Il pranzo di Pasqua

Famiglia e amici si riuniscono attorno ad un grande tavolo, ricco di piatti a base di pesce e carni fredde. Al centro è posto la cesta delle uova colorate.

Il pranzo inizia con la tradizionale battaglia delle uova: ognuno sceglie un uovo e lo tiene in modo che si veda solo un estremo, che il vicino cercherà di colpire.

L’uovo decorato è molto importante. E’ simbolo di vita, di fertilità e di resurrezione.

La tradizione contadina dice che le uova prodotte a Pasqua proteggono gli animali della fattoria e la famiglia che vi abita.

I bambini si lavano il viso in un catino d’acqua con delle uova colorate con il pigmento rosso delle cipolla.

Nella regione di Suceava, in Romania, si preparano le famose uova decorate (incondoiate). La tecnica consiste nel coprirle con strati di cera colorati, e alla fine rilasceranno elegantissimi ornamenti sul guscio.

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La colomba di Pasqua, la dolce storia della pace

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One thought on “Il cozonac, il dolce della Pasqua Ortodossa
  1. Grazie mille a voi per il bellissimo raccontò della nostra tradizione
    e della nostra Santa Pasqua
    Grazie dì cuore anche a Aurora per la sua disponibilità, di condividere la sua ricceta di cozonac,che nelle nostre famiglie sì tramanda da anni della mamma alla figlia
    Grazie dì ❤️

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