di Sissi Baratella.
DOVE SIAMO E CON CHI
Oggi rimaniamo in Veneto e parliamo ancora di prosecco… ma se fino ad ora abbiamo raccontato quello superiore di Conegliano Valdobbiadene oggi parliamo di quello doc e lo facciamo analizzando l’operato della famiglia Corvezzo, giunta alla sua quarta generazione con Giovanni, giovane – motivato e pronto a metterci la faccia! A lui si ispira la mascotte aziendale, l’#happyfarmer.
Ciò che identifica questa realtà è, senza dubbio, il condurre circa 180 ettari (di cui 150 a corpo unico), in pianura a Cessalto (TV) e in provincia di Venezia, secondo i dettami delle viticoltura biologica. Sotto l’attenta e scrupolosa guida dell’agronomo Filippo Scortegagna il cambiamento di mentalità, che sempre spaventa ma che in questo caso è stato fondamentale e necessario, è avvenuto per step. Il 2013 ha rappresentato il primo anno bio per una parte della produzione e il 2017 è stato invece l’anno del primo raccolto 100% certificato biologico per un tot di 4,2 milioni di bottiglie.
La domanda che vi state sicuramente facendo è: ma è veramente possibile produrre prosecco doc biologico??? La risposta più giusta che posso darvi è “a Corvezzo, per quello che ho visto, sentito e degustato, assolutamente sì”. Biologico non significa lasciato a se stesso, né tanto meno va confuso con il biodinamico. L’utilizzo di tecnologia è auspicabile così come il continuo studio e la sperimentazione. La saggezza popolare è sacrosanta ma trova il tempo che trova, mentre la presenza di professionisti esperti e all’avanguardia è necessaria.
E se in campagna c’è il dott. Scortegagna in cantina c’è Fabio Pigolin, un enologo… ma che dico… l’enologo che del bio e del biodinamico ne ha fatto una ragione di vita; a lui il compito di seguire le vasche e di istruire il, sempre più indipendente, giovane enologo Andrea Toffoli.
Con questa squadra, quella che probabilmente all’inizio era più un’esigenza di mercato (Corvezzo esporta l’85% della produzione e lo fa per lo più in paesi attenti alla certificazione biologica), oggi è diventata una missione! Il futuro? Riserva interessanti sorprese…
IL VINO
Se il focus produttivo l’abbiamo chiarito, parliamo ora di vino e soprattutto del suo posizionamento sul territorio nazionale. Andare per enoteche, farsi consigliare, visitare l’azienda e conoscere il produttore sono sempre esperienze appaganti… ma vogliamo mettere la praticità di trovare il vino anche al supermercato??? E di poter, in un’unica spesa, pensare proprio a tutto??? Non nascondiamoci dietro a un dito… il tempo che abbiamo a disposizione è sempre meno e sempre più prezioso.
Ed è proprio in GDO che possiamo trovare i prodotti di Corvezzo, ovvero sullo scaffale del supermercato. Accessibili in tutti i sensi, dal prezzo alla reperibilità, i prodotti con le bollicine della cantina di Cessalto sono diversi ma io oggi vi presento il più rappresentativo, il Prosecco Doc Extra Dry BIO.
LA DEGUSTAZIONE
Giallo paglierino scarico, dal perlage continuo e delicato. Molto ben presenti i profumi al naso dolci e floreali. Ricordano il gelsomino. In bocca le sensazioni sono delicate ma ancora una volta di buona personalità. Fruttato l’attacco, a ricordare la pera e la frutta bianca in generale, sul finale è più amaricante. Si alternano piacevolmente sensazioni sapide e fresche.
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