Il rosa che non passa mai di moda? Quello che si beve!

di Sissi Baratella

Dove siamo e con chi:

Siamo ancora in Veneto e ancora una volta in provincia di Verona.
Ci spostiamo sul lago di Garda (il mio adorato lago di Garda) e parliamo di vini rosa.
Eh si perché oltre al vino bianco e al vino rosso, il rosa è un altro importante colore del vino; qualche volta ce lo dimentichiamo, ma ci siamo noi di Venezie Channel a ricordarvi, se necessario, che esiste…

Sono rosa, sono freschi, di facile beva ma mai banali… sono i Chiaretto di Bardolino di Vigneti Villabella!

“Piatto ricco mi ci ficco”, volevo parlare di vini rosa del lago di Garda e ho scelto di farlo con questa azienda dalle diverse sfaccettature che di Chiaretto ne produce ben 3 più uno spumante. Siamo a Calmasino di Bardolino dove Vigneti Villabella produce diverse etichette spaziando tra le doc del lago e della Valpolicella ma non solo.

Di proprietà delle famiglie Cristoforetti e Delibori, Vigneti Villabella è, a mio avviso, un’azienda simbolo del territorio; territorio in cui crede e investe non solo in termini di viticoltura e enologia ma anche in campo di ospitalità e offerta gastronomica con il Wine Relais Villa Cordevigo (tenuta protagonista di un importante progetto di coltivazione biologica) e il ristorante stellato Oseleta alla cui guida troviamo lo chef Giuseppe D’Aquino.

Il vino:

Parliamo di Chiaretto ovvero un vino rosa il cui colore NON deriva (vi giuro me lo hanno chiesto di recente) da un “vino rosso allungato con l’acqua” bensì da una tecnica di produzione impegnativa dove il tempismo e la sensibilità del winemaker sono fondamentali.

Principalmente da uve corvina e rondinella, uve rosse autoctone protagoniste anche di altri importanti vini veronesi, questo vino si ottiene per fermentazione alcolica del solo mosto in assenza di vinaccia (buccia); il breve contatto tra mosto, ovvero la parte liquida della bacca una volta pigiata, e buccia, che insieme ai vinaccioli costituisce la parte solida del pigiato, fa sì che il liquido si colori, più o meno intensamente, di sfumature di rosa. In generale i colori variano da un pallido buccia di cipolla, al rosa pastello, fino a più intense sfumature che ricordano il corallo.

Quelli di Villabella sono tutti pink pastel, e a me piacciono al punto che non sapevo sceglierne uno quindi ve li racconto in breve tutti e tre; partendo dal Classico, passando per il Villa Cordevigo BIO, per finire con l’intrigante Heaven Scent.

La degustazione:

Chiaretto Classico 2018: profumi dolci floreali predominano seguiti poi da ciliegia e albicocca, entrambi profumi dolci e freschi allo stesso tempo. Note più erbacee che ricordano la mentuccia di campo. Sapido, teso e lineare il sorso.

Chiaretto Classico Villa Cordevigo Bio 2018: dal profumo di pesca bianca non manca in note floreali dolci e non invadenti. La parte che mi piace di più di questo vino è la nota di polvere di lampone; la ritrovo in tutti i loro Chiaretto, in questo in particolare. Finale sapido e leggermente astringente.

Chiaretto Heaven Scent 2018: al naso ricorda la cipria con profumi dolci e delicati. Segue qualche accenno speziato. In bocca la sapidità è talmente spinta che ricorda la salamoia di olive, intervengono aromi dolci a equilibrare questa sensazione.

Info e contatti:

www.vignetivillabella.com

info@vignetivillabella.com

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