Asolo Montello, un vino un metodo

Buone pratiche per una viticoltura responsabile e sostenibile per il Consorzio Vini Asolo Montello

Il Consorzio Vini Asolo Montello ha adottato il documento programmatico volto a favorire le pratiche di viticoltura integrata a bassa chimicizzazione. L’obbiettivo è quello di salvaguardare il territorio e il paesaggio oltre che alla salute dei cittadini, attraverso tecniche vitivinicole sostenibili e responsabili.

“Attraverso questo strumento – spiega Ugo Zamperoni, nuovo Presidente del Consorzio Asolo Montello e tra gli estensori del documento – intendiamo promuovere quelle pratiche che permettono una corretta coltivazione della vite, diminuendo così l’utilizzo di agenti chimici.”

Ugo Zamperoni Presidente del Consorzio Vini Asolo Montello

Il metodo consiste dunque in una guida suddivisa in dieci schede tecniche e include tutte le fasi di sviluppo di un vigneto.

Gli argomenti trattati nelle schede sono: impianto del vigneto, sistemazione del suolo vitato, materiale di moltiplicazione viticola, allevamento giovanile, potature di produzione, gestione del suolo, nutrizione, avversità e difesa, disciplinare di difesa integrata, trattamenti antiparassitari. A completare il Metodo un quaderno di campagna dove annotare tutte le fasi di sviluppo del vigneto. 

La sostenibilità è quindi, ancora una volta, il fattore portante delle politiche che sta portando avanti il Consorzio con l’obiettivo di coinvolgere viticoltori, soci e consulenti che operano nel territorio.

 “Vogliamo istituire alcune commissioni su temi specifici – prosegue – in grado di coinvolgere tutte le aziende che hanno a cuore il territorio. Abbiamo aperto un confronto sulle tematiche sulle quali sarà opportuno lavorare, tra queste ci sarà sicuramente il tema della sostenibilità ambientale”Ugo Zamperoni

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