55 brindisi alle Colline del Prosecco Superiore

Conegliano Veneto e Valdobbiadene alzano i calici in onore del loro traguardo. I siti Patrimonio dell’umanità in Italia diventano 55.

Le colline del prosecco superiore di Conegliano Veneto e Valdobbiadene il 7 luglio 2019 sono state nominate “Patrimonio dell’Umanità Unesco”, una data da ricordare per il nostro Paese.

A Baku in Azerbaijan, il voto unanime del World Heritage Committee, formato dalle rappresentanze di 21 Stati ha decretato questo grande traguardo per il nostro Paese. 

Da un rifiuto alla Vittoria

Le Colline del prosecco superiore, hanno seguito un iter di candidatura lungo dieci anni. Nel 2017 hanno collezionato una bocciatura dovuta a due voti discordi da parte della Spagna e della Norvegia. 

L’unione fa la forza

Nel corso degli ultimi anni una grande collaborazione tra il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i Ministeri competenti, il Comitato Scientifico presieduto da Mauro Agnoletti, la Delegazione italiana UNESCO e il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG (l’ente privato, nato nel 1962, che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Prosecco Superiore DOCG) hanno creato una grande sinergia che ha portato a questo successo del tutto meritato.

Paesaggio Culturale

Questi paesaggi rurali dalla straordinaria bellezza rappresentano non solo un ottimo vino ma anche e soprattutto la storia che vi sta dietro, il lavoro di generazioni di famiglie che si sono prese cura delle loro vigne e dei loro campi. Un mestiere dove la manualità la fa da padrone, antico ma che non passa mai di moda, il contatto diretto tra uomo e natura che ha fatto nascere e crescere questo territorio. 

Tra Uomo e Natura

Grazie a queste caratteristiche le colline del prosecco sono entrate a far parte della lista dei 10 siti al mondo iscritti alla categoria “Paesaggio Culturale”.Si avvalora della declinazione inPaesaggio organicamente evoluto, ovvero, “sebbene nato attraverso l’intervento dell’uomo, si evolve con e in risposta al suo ambiente naturale”[Thpanorama – Cos’è un paesaggio culturale].

Gli obiettivi futuri

Come dice Innocente Nardi, Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: il riconoscimento non rappresenta il punto di arrivo, ma un’importante tappa di un percorso che mira alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed agricolo presente in questo piccolo territorio, noto per il suo prodotto principe, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”.

L’identità culturale del territorio

L’obiettivo di valorizzazione di questi territori non passa solo attraverso il prosecco ma anche a tutti gli aspetti artistici, storici e tradizionali per accentuare l’identità culturale di un territorio ben definito. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG viaggia in un’ottica mirata verso il futuro sostenibile a favore delle future generazioni.

Un Turismo Sostenibile

Nel 2018 le Colline del prosecco hanno ospitato oltre 437 mila presenze registrando un incremento del 5,2% rispetto all’anno precedente [altovicentinonline.it – Colline del prosecco, traino del turismo vento]. Rappresentano quindi una grande fetta del turismo Veneto, tra musei, tour guidati, degustazioni di vini, cantine, trattorie, ristoranti e osterie caratteristiche e di ottima qualità cherendono questo luogo unico nel suo genere.

Un’attrazione irresistibile

La grande capacità attrattiva delle Colline del prosecco necessita un monitoraggio del turismo. Uno degli obiettivi del Consorzio è quello di creare un piano di sviluppo controllato del turismo, sempre nell’ottica della sostenibilità e della tutela del territorio per i posteri.

Una piccola intervista

Nel 2017 ho intervistato il Presidente Luca Zaia, la speranza di accrescere la lista dei patrimoni dell’Umanità era alta anche allora ma, il lavoro di squadra capitanata dal presidente stesso ha portato nel 2019 a questo grande risultato. Già allora il Presidente Zaia sottolineava le peculiarità e le potenzialità di questi territori, arricchite inoltre dalla volontà e dai valori tradizionali che trainano il lavoro di chi opera su questi campi ogni giorno.

Vi voglio quindi riproporre l’intervista di due anni fa perché ancora molto attuale con l’augurio di poterne girare una prossimamente.

RELATED ITEMS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend