A Mestre, all’interno della Centrale dell’Altreconomia veneziana, sorge l’Osteria Plip: un interessante compromesso tra la cucina tradizionale e la ristorazione di qualità, che si pone l’obiettivo di coniugare un progetto incentrato sul cibo, con l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati
Il locale è stato allestito in quella che una volta era la Centrale del latte (la PLIP, Produzione Latte Igienicamente Preparato) e che oggi ospita diverse realtà legate all’economia alternativa, equo e solidale ed ecosostenibile.
Dagli arredi e dalle decorazioni degli interni della Osteria Plip, notiamo uno studio di riadattamento e riuso dello stile dell’attività produttiva di un tempo. Di particolare interesse visivo vi è l’alternarsi del legno con il metallo che, partendo da un richiamo al passato, dona modernità ed eleganza al locale. Anche la mise en place è studiata con la tecnica del riuso, con i piatti in metallo e il tavolo con legno a vista che nello stile ricorda i pallet.
Facciamo ora la conoscenza di David Marchiori, chef e ideatore del progetto. Con lui scopriremo alcuni dei piatti proposti dall’Osteria Plip, nonché qualche informazione in più sulle attività del locale.
David Marchiori dopo aver impegnato buona parte della sua vita in attività nel terzo settore ha deciso di trasferire le sue esperienze alla cucina, rapportandosi al cibo in modo spontaneo, passionale e creativo, senza troppi vincoli tecnici e puntando sulla qualità degli ingredienti.
Nasce così Osteria Plip, ovvero uno staff di persone provenienti da esperienze diverse e unite da un motto che è diventato anche la loro mission:
“facciamo quello che ci piace fare e cerchiamo di farlo al meglio”.
Già dando un’occhiata al menu notiamo il forte legame dei piatti con il territorio, ma anche la continua ricerca di contaminazioni tra i sapori, che vanno oltre la tradizione e che rappresentano il semplice piacere di cucinare, per assaporare qualcosa di unico ed esclusivo, senza etichette o classificazioni.
Vediamo quindi alcuni piatti presentati dallo chef David Marchiori e che troverete alla Osteria Plip di Mestre.
Tra gli antipasti troviamo il baccalà mantecato, servito con dei crostini.
“Per noi il baccalà è baccalà mantecato”.
A seguire, sempre tra gli antipasti, lo chef Marchiori presenta un piatto che porta con sé:
“… un pizzico di autobiografia, perché è dedicato alla Emilia Romagna da cui veniva mia madre”.
Si tratta di una battuta di manzo, con uno zabaione di parmigiano reggiano e delle chips di prosciutto crudo.
Come primo abbiamo un piatto creato con la collaborazione di Emanuele Scarello (del ristorante Gli Amici, di Godia), con il quale è stata organizzata, all’Osteria Plip, la serata dedicata al Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di ravioli al formadi frant, serviti con un umido di trippa.
“E’ una scelta coraggiosa che abbiamo fatto con Emanuele, ma entrambi abbiamo convenuto che è un piatto molto gratificante e anche, per certi versi, sorprendente”.
In chiusura, un altro piatto creato da David Marchiori e dal suo staff.
E’ una pietanza composta da ricciola e barba di frate, accompagnate dalle cozze.
“Noi la chiamiamo “ricciola in risacca”, perché somiglia un po’ ai bocconcini di ricciola lasciati in riva dal mare”.
I piatti sono stati accompagnati dai vini suggeriti dal sommelier. In particolare, abbiamo degustato un Sinefinis reboliumspumante brut del Friuli e un Vallarom Pinot Nero del Trentino.
Prima di lasciare l’Osteria Plip, David Marchiori ci rivela qualche altro dettaglio sul locale.
L’area della ex Centrale del Latte ospita anche una zona laboratori, dove si organizzano corsi di degustazione, e un auditorium che ospita eventi culturali di diverso genere.
“Così com’era una centrale del latte prima, ora cerchiamo di essere una centrale di relazioni, di incroci, di dialettica, di saperi, di culture e di colture”.
Un motivo in più per visitare l’Osteria Plip di Mestre.
David Marchiori vi aspetta a Mestre, in via S. Donà, 195.
Per prenotazioni: 347 99 44 257
Visita il sito web Osteria Plip.